Kobe nomina i 4 compagni più “vicini” in 20 anni di carriera

Nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, Kobe Bryant è senza dubbio un simbolo della NBA moderna. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei“, recita un detto popolare. Ecco quindi la lista dei 4 compagni di squadra che Kobe, nel corso della ventennale carriera, ha sentito più vicini.

Un nome su tutti, quello di Derek Fisher, sarà per gli appassionati NBA sicuramente scontato. Chiamato dai Lakers (alla #24) in occasione del Draft 1996 (lo stesso di Bryant), l’attuale Coach dei New York Knicks ha trascorso i primi anni in NBA (fino al 2004) contribuendo a portare a Los Angeles i tre titoli del three-peat di inizio millennio. Tornato a L.A. dal 2007 al 2012, ha vinto con Kobe & Co. altri 2 Larry O’Brien Trophy. Bryan definì Fisher “il miglior compagno di squadra“, nonostante il play abbia dichiarato di non essere mai stato a casa sua.

Anche il secondo nome, quello di Pau Gasol, desterà ben poco stupore, viste le ripetute dimostrazioni di stima da parte di Bryant. Gli altri due componenti di questo quartetto di favoriti del Black Mamba sono invece meno banali: Caron Butler e Ronny Turiaf. Butler rimase ai Lakers per una sola stagione (2007-2008), mentre il centro francese vestì giallo-viola fra 2005 e 2008.

Tutti questi atleti sono stati spesso descritti come esemplari professionisti e grandi lavoratori, qualità certamente importanti per Kobe. Riportiamo di seguito (tramite Dan Feldman di NBC Sports) le parole che Bryant stesso ha scritto per la prefazione all’autobiografia di Caron Butler, “Tuff Juice: My Journey from the Streets to the NBA.

È raro per me aprirmi verso una persona in questo modo, ma semplicemente c’era una connessione con lui. È uno dei miei compagni di squadra preferiti.

Quando riesci ad avere un rapporto simile, la stagione è migliore. Non sempre accade. Non è qualcosa di cui io abbia bisogno, ma ci sono alcuni giocatori con cui vado d’accordo automaticamente. Stai insieme perché ti confronti guardandoti negli occhi e vai estremamente d’accordo. Caron era uno di quei giocatori.

Non ce ne sono molti così. C’è Caron, c’è Pau, c’è D. Fish e Ronnie Turiaf. Sono quattro ragazzi in vent’anni di carriera.

Share
Pubblicato da
Alessandro Bonfante

Recent Posts

Jayson Tatum nominato Chief of Basketball Operations della Duke University

Jayson Tatum, stella dei Boston Celtics e simbolo della nuova generazione NBA, è stato nominato…

fa 2 mesi

Assente nella preseason NBA, LeBron James spera di essere pronto per la ripresa

Non è prevista la partecipazione di LeBron James alla pre-stagione, ma il suo obiettivo è…

fa 2 mesi

Quali sono le differenze tra sponsorizzazioni NBA e quelle in Italia

Le sponsorizzazioni sportive rappresentano un pilastro del business sia in NBA sia nei campionati italiani,…

fa 2 mesi

NBA, la trovata pubblicitaria di LeBron James non ha mai preoccupato i Lakers

Mentre LeBron James mandava in visibilio il web annunciando la sua misteriosa "Seconda Decisione", i…

fa 2 mesi

NBA, il rientro è lontano per Kyrie Irving: “Non chiedetemi la data”

Il rientro di Kyrie Irving è ancora lontano: il campione invita alla cautela e dichiara…

fa 2 mesi

L’NBA sbarca su Prime Video: nuova era per il basket in Italia

Alessandro Mamoli, Mario Castelli, Matteo Gandini, Tommaso Marino e Andrea Trinchieri entrano a far parte…

fa 2 mesi