Giocatori dei Rockets infastiditi dall’atteggiamento di James Harden

Il principale colpevole della falsa partenza degli Houston Rockets potrà anche essere stato identificato dalla dirigenza in Kevin McHale, ma probabilmente non è l’unico.

Come riportato da Jeff Zillgitt e Sam Amick di USA Today, ai giocatori di Houston infatti non piacerebbe per niente lo stile di gioco e l’atteggiamento ‘distaccato’ a livello personale della loro stella, James Harden.

Nonostante le ottime statistiche che come ogni anno l’ex OKC sta facendo registrare (27.3 punti, 6 rimbalzi e 5.8 assist), i problemi maggiori sono con le percentuali dal campo per la guardia (37.2%, 26.2% da 3 punti), fatto che si riaggancia chiaramente all’irritazione dei compagni per quelle che sono le scelte di Harden sul parquet.

Altro fatto che non andrebbe giù agli altri ‘Razzi’ è l’atteggiamento difensivo del Barba, che per quanto migliorato durante la fase finale dei playoff dello scorso anno, durante questo inizio di stagione è tremendamente regredito, fatto testimoniato addirittura dalle statistiche, secondo le quali gli avversari dei texani segnano 6.7 punti in più ogni 100 possessi con Harden in campo.

“Aveva davvero una pessima reputazione come difensore nel 2014, poi è migliorato, ma guarda caso ci sono cattive notizie in arrivo per i tifosi dei Rockets: i suoi problemi sono tornati”– ha detto Matt Moore a CBS Sports.

Più di una gatta da pelare dunque per il neo coach ad interim della squadra Bernie Bickerstaff, subentrato dopo il licenziamento di McHale, che oltre a cercare di risollevare il record di Houston (5-7 dopo la vittoria di stanotte all’over-time contro Portland) dovrà mettere pace tra la sua stella principale ed il resto della squadra.

Possibile che i problemi non fossero colpa esclusiva di McHale, che solo un anno fa era tra i candidati come Coach of the Year?

 

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Leonardo Flori

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