Kevin Durant critica i tifosi Wizards e le attese sulla free agency

Nell’ambiente NBA c’è molta attesa per l’arrivo di Kevin Durant a Washington, in occasione della partita di stasera contro i Wizards. Negli scorsi mesi (anni) si è molto chiacchierato sulla possibilità di un trasferimento del #35 nella capitale, vista la vicinanza con la natìa Baltimora. Dopo quello di LeBron James, una sorta di nuovo “comin’ home“.

Dopo la partita di domenica, vinta contro i Phoenix Suns, Durant ha smorzato i toni in un’intervista rilasciata a Sam Amick di USA Today:

La free agency al giorno d’oggi ha il peso di una stagione, e non dovrebbe essere così importante. Secondo me, ci si dovrebbe concentrare su chi c’è nel roster della tua squadra. È facile accendere le speranze e aspettarsi che un tizio arrivi nella tua squadra o cose così, – e non sto parlando di me stesso, ma di cosa sia stata la free agency in passato e cosa sarà in futuro – le tue speranze di tifoso sono altissime e poi va a finire che quel giocatore magari non ti piace. C’è un po’ troppa enfasi su questo tipo di situazioni, ma d’altro canto fa parte del gioco.”

Durant ha poi specificatamente puntato il dito contro il clima trovato a Washington lo scorso 22 Gennaio, in occasione della sua partita annuale al Verizon Center. I tifosi dei Wizards lo accolsero molto calorosamente, indossando canotte della loro squadra con il nome della stella dei Thunder e inneggiando al suo “ritorno a casa”.

È stata una cosa irrispettosa, secondo me, perché hanno già una grande squadra e merita il supporto completo dei tifosi. Non mi sarebbe piaciuta quella scena, se fossi stato uno dei giocatori della squadra. Non mi sarebbe piaciuta, ma al giorno d’oggi funziona così.

La partita di stasera sarà l’unica di Durant a Washington, se si esclude l’eventualità di un incontro in finale dei Playoff. L’attesa per la free agency del 2016 sta diventando bollente, con più di metà squadre della lega che avranno in qualche modo la possibilità di offrire il massimo salariale a Durantula.

Non mi trovo molto a mio agio con tutte queste attenzioni. Non mi piacciono tutte queste cose incentrate su di me, ma so che è normale, fa parte del gioco. Però non ci sono ancora abituato. Ho imparato pian piano a gestire queste cose, ma in parte sono ancora strane per me.

Alcune considerazioni. Se da un lato Durant a Washington potrebbe trovare subito una coppia di guardie ben oliata come Wall e Beal, oltre che un max contract, dall’altro – firmando un breve rinnovo a Oklahoma City – avrebbe l’occasione di ri-sondare la free agency nel 2017, con il cap maggiorato e facendo coincidere la propria scelta con quella di Russell Westbrook. Oltre a questi fattori, avrebbe la possibilità di valutare meglio il lavoro e l’evoluzione della squadra con il nuovo coach, Billy Donovan.

Credits to: www.foxsports.com

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Alessandro Bonfante

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