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Patrick Beverley fuori per commozione cerebrale

Patrick Beverley non sarà a disposizione di coach Kevin McHale per il match di questa sera dei Rockets in quel di Sacramento contro i Kings: il prodotto di Arkansas ha subito una commozione cerebrale nell’ultima gara disputata mercoledì contro i Magic e quindi sarà tenuto a riposo. Lo ha riportato Kelley L. Cox di USA TODAY Sports.

Beverley è stato vittima di un duro colpo in uno scontro di gioco nel primo tempo della sfida vinta contro Orlando per 119-114 dopo un tempo supplementare: per precauzione il nativo di Chicago non ha rimesso piede sul parquet dal terzo quarto di gioco in poi, dopo che lo staff medico di Houston gli ha diagnosticato i sintomi della più classica delle concussion che implica una serie di controlli ed esami specifici approfonditi prima di un ritorno in campo.

Negli ultimi anni la NBA ha adottato un protocollo molto rigido per quanto riguarda questi casi, visto che la testa è una parte molto delicata del corpo e spesso molto sollecitata durante le fasi di gioco. Prima di una ripresa completa da una commozione cerebrale, l’atleta deve sottoporsi a visite dettagliate per escludere qualsiasi tipo di problematica e può tornare a giocare solo dopo il via libera non solo del medico sociale della franchigia, ma anche e soprattutto dopo l’ok dato da un neurologo preposto dalla Lega a verificarne le condizioni con ulteriore scrupolo.

Beverley potrebbe rientrare così non prima di una settimana visto che la prassi dei controlli richiede un seppur breve periodo di tempo. L’infortunio del numero 2 lascia campo libero a Ty Lawson nel ruolo di playmaker titolare, sebbene l’ex Denver Nuggets non abbia convinto nelle prime uscite con la nuova maglia.

Un’assenza importante per McHale quella di Beverley, che è un elemento chiave nello scacchiere dei Rockets viste le sue capacità di equilibratore: l’ex giocatore in Europa di Olympiacos e Spartak San Pietroburgo garantisce pericolosità dall’arco in attacco e buona pressione nella metà campo difensiva. Non è un caso che sia uno dei compagni prediletti da James Harden.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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