Il momento più felice della carriera di Jeremy Lin deve essere stato il febbraio 2012, quando mise a segno delle prestazioni maiuscole per i New York Knicks falcidiati dagli infortuni dando il via alla cosiddetta “Linsanity“. Proprio grazie a queste prestazioni, durante l’estate 2012 Lin ottenne un contratto sontuoso dagli Houston Rockets, lasciando così la Grande Mela.
Ma le successive esperienze di Lin, prima ai Rockets e poi ai Lakers non sono state all’altezza delle aspettative, con il prodotto di Harvard lontanissimo dagli standard che aveva fatto ammirare in quel di New York.
Alla scadenza del suo contratto, quest’estate, Jeremy Lin si è proposto a molte squadre, tra cui proprio i Knicks, che sono stati raggiunti dal suo agente per testare un eventuale interesse nel ritorno del playmaker sino-taiwanese, ma la risposta della franchigia di Phil Jackson è stata un garbato “no“.
Lo stesso Lin ha dichiarato al New York Daily News:
“Non c’è stato alcun colloquio, se non quello in cui mi hanno detto che non erano interessati. Ma io sono sempre stato aperto alla cosa. Però non penso che fossero aperti loro.”
Nonostante questo rifiuto, Lin (che recentemente è stato definito da Michael Jordan il “miglior acquisto“ dei suoi Charlotte Hornets) non ha nessun risentimento contro i Knicks:
“Non c’è nessun rancore dal mio punto di vista. A essere onesti, sono passato oltre.“
Sicuramente Lin vorrà mostrare ai Knicks che hanno commesso un errore a non portarlo di nuovo nella Grande Mela, magari proprio a partire dalla prima visita dei Charlotte Hornets al Madison Square Garden, il 17 novembre.
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