Pace fatta tra DeMarcus Cousins e George Karl

George Karl, capo-allenatore dei Sacramento Kings, è consapevole di aver commesso un grave errore con alcune dichiarazioni che ha rilasciato ai vari media al termine della scorsa stagione, quando ha accennato al fatto che DeMarcus Cousins non era degno di essere considerato “untradeable” (letteralmente “non tradabile”, ovvero incedibile).

Ho allenato diversi grandi giocatori e non ho mai detto che un mio giocatore sia incedibile. La NBA è un business ed è necessario essere sempre aperti a qualsiasi opportunità di mercato“, ha detto Karl ai media di Sacramento, secondo Bill Herenda di CSN Bay Area.

Le parole del coach dei Sacramento Kings si erano diffuse a macchia d’olio, portando ad alcuni rumors che vedevano addirittura Karl lavorare dietro le quinte per inserire Cousins in una trade ed allontanarlo di fatto dalla città californiana. Anche se le dichiarazioni di George Karl potevano avere le migliori intenzioni, i media non hanno esitato a ricamarci sopra un “gossip” di mercato, sottolineando ed alimentando il non idilliaco rapporto tra l’allenatore stesso e DeMarcus Cousins. Karl, di conseguenza, si è sentito in dovere di chiedere scusa al giocatore e mettere fine a queste voci che rischiavano di destabilizzare l’ambiente intorno ai Kings.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’ex-allenatore dei Denver Nuggets a Kayte Christensen di CSN:

 

“Ad essere onesti, ho parlato con Cousins e mi sono spiegato con lui riguardo al mio commento passato dove ho detto che non ho mai allenato un giocatore considerato incedibile. E’ stato un errore personale dire ciò, perché tutti voi (i media) avete approfittato delle mie considerazioni per creare una polemica che non è mai esistita. La responsabilità, tuttavia, è esclusivamente mia. Devo essere abbastanza intelligente da evitare di rilasciare determinate dichiarazioni. Ho ritenuto giusto e necessario scusarmi con DeMarcus, dato che l’unica cosa che ci ha tenuto separati fino adesso è stata l’erronea considerazione che avete fatto voi delle mie parole. Ora che ci siamo chiariti, non ci saranno più problemi di sorta tra noi due.”

 

Effettivamente il rapporto tra Karl e Cousins sembra che sia iniziato a migliorare proprio a partire dall’inizio del training camp della squadra, con il 64enne allenatore che ha definito ultimamente il suo giocatore come “solid to good“. Avere i due sulla stessa lunghezza d’onda sarà fondamentale per il potenziale successo di questa annata, cercando di valicare la soglia delle 30 vittorie stagionali che mancano addirittura dalla stagione 2007/2008.

DeMarcus Cousins, uomo-franchigia dei Sacramento Kings a tutti gli effetti, ha concluso il 2014/2015 viaggiando a 24,1 punti e 12,7 rimbalzi di media ad allacciata di scarpe in 59 partite disputate. Queste cifre e le relative ottime prestazioni gli sono valse la prima convocazione all’All Star Game di Febbraio con la rappresentativa della Western Conference.

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Leonardo Donati

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