Marc Gasol: “Pau? Voglio giocare con lui ai Grizzlies”

Pau Gasol ai Memphis Grizzlies e conseguente ricongiungimento cestistico con suo fratello minore, Marc. Parliamo di una possibilità futura concreta, oppure non si tratta altro che di una pura ipotesi da fantabasket?

Questa domanda se la stanno ponendo la maggior parte degli addetti ai lavori NBA, a causa di alcune stuzzicanti dichiarazioni rilasciate al portale Europapress.es da Marc Gasol, centro dei Memphis Grizzlies:

 

“Mi piacerebbe giocare insieme a Pau: lui giocherebbe nella posizione da 4, mentre io in quella da numero 5. Non è impossibile pensare ad una prospettiva del genere, le basi ci sono. Credo che mio fratello abbia ancora un contratto della durata di 2 anni con i Chicago Bulls e penso onestamente che non abbia nessuna intenzione di lasciare la sua squadra. Questo non mi piace per niente. Tuttavia sarebbe fantastico per me e per i Grizzlies aggiungere nel motore un giocatore del calibro di Pau. Sicuramente ci proveremo a portare mio fratello in Tennessee. Perché no?”

 

Il contratto di Pau Gasol, in particolare, è interamente garantito per il primo anno, mentre il secondo anno dell’accordo è una player option da 7 milioni di dollari. I due fratelli spagnoli hanno condiviso insieme dei bei momenti durante l’All Star Game della scorsa stagione, ma anche allora si trovavano in squadre avversarie (Pau per la Eastern Conference, Marc per la Western Conference). Se i Gasol avessero davvero l’intenzione di giocare assieme, dovrebbero molto probabilmente ritrovarsi a Memphis, dato che Marc è il giocatore-franchigia dei Grizzlies ed è solo all’inizio di un contratto quinquiennale firmato durante la free-agency.

Pau Gasol non avrebbe nemmeno problemi di ambientamento a Memphis, dato che ne è stato il giocatore simbolo per ben 7 anni (le sue cifre: 18,8 punti, 8,6 rimbalzi, 3,1 assist e 1,8 stoppate di media su 476 partite disputate). Un’ipotetica frontline composta dai due Gasol e Zach Randolph sarebbe decisamente accattivante e sarebbe un autentico rompicapo per tutte le difese NBA.

Non succede, ma se succede…

 

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Pubblicato da
Leonardo Donati

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