L’etica lavorativa di Kristaps Porzingis impressiona Phil Jackson

Kristaps Porzingis sta ricevendo sempre più consensi all’interno della franchigia della Grande Mela. Il lungo lettone, 4° scelta assoluta dell’ultimo NBA Draft, ha iniziato con il piglio giusto la sua nuova avventura in maglia New York Knicks, disputando una buona Summer League e impegnandosi duramente durante i vari allenamenti con la squadra.

L’atteggiamento sempre positivo e la grande etica al lavoro in palestra di Porzingis sono caratteristiche che non sono passate inosservate agli occhi di Phil Jackson e Derek Fisher, rispettivamente presidente/general manager e capo-allenatore dei Knicks.

Ecco un breve estratto dell’intervista rilasciata da Jackson ad ESPN:

 

“Siamo estremamente soddisfatti dell’atteggiamento di Kristaps, si vede chiaramente che è super motivato e ha una grande voglia di emergere. E’ un ragazzo che ha fame e fa di tutto pur di migliorarsi e rendersi utile con i compagni e lo staff. Per fare un esempio concreto, gli abbiamo chiesto di lavorare duramente in sala pesi per aggiungere massa muscolare al suo corpo, dato che nelle aree NBA troverà lunghi che peseranno il doppio di lui. Ebbene Porzingis si è dato molto da fare e, in poco tempo, è riuscito a mettere 11 chilogrammi di muscoli. Nel frattempo Kristaps si è allenato duramente anche sotto il punto di vista atletico per non perdere dinamicità e mobilità laterale, caratteristiche uniche per un giocatore così alto. Cura molto la sua dieta ed è un giocatore talmente diligente che una volta si è messo a studiare un video su Usain Bolt per migliorare la sua tecnica di corsa. Abbiamo grande fiducia in lui, questa mentalità lo porterà molto lontano.”

 

Derek Fisher ha aggiunto un’altra curiosità su Kristaps Porzingis:

 

“Porzingis è un grande lavoratore e cerca costantemente di migliorare se stesso. Anche se è da poco tempo con noi, Kristaps ha già preso molta confidenza con la città di New York e vuole essere fin da ora una parte importante del nostro progetto. Non dobbiamo chiedergli nulla e non deve essere minimamente spronato, dato che è il primo ad arrivare ogni giorno al campo di allenamento alle 07:30 di mattina. Tra l’altro, Porzingis è arrivato addirittura prima di me in un paio di circostanze.”

 

A New York, si sa, non è facile giocare a pallacanestro. Storicamente le pressioni sui Knicks sono state spesso e volentieri soffocanti e hanno condizionato negativamente la carriera di molti giocatori NBA. Porzingis, tuttavia, sembra avere l’attitudine necessaria per non farsi travolgere dalle pressioni esterne e, sicuramente, Derek Fisher e Phil Jackson non lodano così un loro giocatore se questo non dimostra di avere la stoffa necessaria…

 

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Pubblicato da
Leonardo Donati

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