Categorie: Ufficialità

Glenn Robinson III si accorda con i Pacers

I Pacers aggiungono un altro tassello alla squadra della prossima stagione; dopo un draft interessante (con Myles Turner che potrebbe partire titolare) e il colpo Monta Ellis, ora è il turno del non troppo blasonato (nome a parte) Glenn Robinson III.

Il giocatore – ala piccola proveniente dall’università del Michigan – va ad aggiungersi a un reparto esterni di tutto rispetto (Paul George, George Hill, Rodney Stuckey e Monta Ellis stesso, tra gli altri), in cui non sarà facile per lui ritagliarsi minuti.

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Robinson – scelto con la 40esima pick dai T-Wolves nel Draft 2014 – viene da un inizio carriera difficile. Minnesota si è presto liberata di lui e l’ala ha concluso la stagione scorsa con i Philadelphia 76ers. Robinson non è riuscito a mettersi in mostra neppure a Philadelphia: i Sixers hanno deciso di non sottoporre la qualifying offer al giocatore, che è diventato free agent lo scorso 1 luglio.

I Pacers hanno deciso di dare un’altra chance a Robinson, che ora punta a imparare il mestiere dalla superstar Paul George (e, perché no, a diventare un suo papabile sostituto dalla panchina) e a entrare nelle rotazioni dei Pacers. Robinson è un’ala piccola dai grandi mezzi fisici e atletici, ma che al momento (ha ancora 21 anni) manca di un solido bagaglio tecnico in grado di renderlo un giocatore NBA fatto e finito. Per i Pacers si tratta in ogni caso di una scommessa scarsamente dispendiosa (triennale a cifre irrisorie per un giocatore con buoni margini di crescita). Robinson invece si è detto entusiasta di giocare nella squadra del suo stato (è nato e cresciuto nell’Indiana, dove ha frequentato anche l’high school).

Robinson, per chi non lo sapesse, è figlio di un ex grande giocatore: Glenn “Big Dog” Robinson. Big Dog ha incendiato le retine dei palazzetti NBA per una decade (1994-2005), tenendo medie di 20.7 punti, 6.1 rimbalzi e 2.7 assist in carriera (con il 46% dal campo e il 34% da tre). Al figlio Glenn III non possiamo far altro che augurare lo stesso successo individuale del padre. La scalata è ancora lunga.

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Pubblicato da
Elia Pasini

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