LaMarcus Alderidge ringrazia Portland per i nove anni insieme

Non devono essere ore semplici queste per i tifosi dei Portland Trail Blazers. Dopo aver visto la loro squadra uscire al primo turno dei Playoffs contro i Memphis Grizzlies, hanno dovuto guardare tutti i componenti dello starting five della passata stagione (eccetto Damian Lillard) andarsene uno dopo l’altro dalla Rip City. Il primo è stato Nicolas Batum, volato in direzione Charlotte, poi Wesley Matthews, che ha raggiunto il Texas, sponda Dallas Mavericks, quindi Robin Lopez, che si è aggregato ai New York Knicks e infine, l’addio più doloroso, all’uomo che per nove anni, è stato il volto e il simbolo della franchigia dell’Oregon. LaMarcus Alderidge lascia i Portland Trail Blazers e si unisce ai San Antonio Spurs di Tim Duncan, Tony Parker e Kawhi Leonard.

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Ma nove anni di fedeltà non possono essere cancellati così facilmente, e così LaMarcus, ha scelto di salutare, con poche righe concise e dirette tutti coloro che sono stati a guardarlo incantati sul parquet, nella vittoria e nella sconfitta, senza mai smettere di tifare:

Cara Rip City, Grazie!

Queste due parole scritte su carta non iniziano nemmeno a esprimere la gratitudine che provo per l’opportunità che l’intera organizzazione dei Trail Blazers, i miei compagni di squadra, i media e voi tifosi mi avete dato. Gli ultimi nove anni sono stati una benedizione e porterò con me tutti questi ricordi preziosi mentre torno a casa.

Come sono sicuro che possiate capire, la mia decisione è stata davvero personale, ma sicuramente non è stata una di quelle che ho preso a cuor leggero. Anche se vestirò una maglia diversa la prossima volta che verrò a Portland, sappiate, per favore, che terrò il mio periodo a Blazers sempre vicino e caro al mio cuore.

Il vostro amico, L.A.

Parole che potranno forse addolcire l’addio di un giocatore che, nel suo periodo in Oregon, è diventato il primo della storia della franchigia per rimbalzi catturati (5.434) e quarto per punti segnati. Se i tifosi della Rip City saranno in grado di perdonare l’ormai ex beniamino lo sapremo solo la prossima stagione, ma nel frattempo i Trail Blazers sono un cantiere aperto e c’è una ricostruzione da avviare intorno a Damian Lillard, il nuovo uomo-simbolo che scalderà i cuori in quel di Portland.

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Simone Simeoni

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