Arriva l’ufficialità, è Stephen Curry l’MVP del 2015

Raramente negli ultimi anni si era assistito a una sfida tanto tirata alla corsa all’MVP, con almeno 4 serissimi candidati di cui due in particolare che sembravano potersi equivalere, ma alla fine l’ha spuntata il giocatore che più di ogni altro è parso meritevole del premio nel corso dell’intera stagione: nella giornata attuale infatti l’NBA ha ufficializzato le voci che andavano rincorrendosi ormai da giorni, proclamando formalmente Stephen Curry come Most Valuable Player del 2015. La stella dei Warriors si è assicurato il trofeo destinato al miglior giocatore della stagione grazie a 1198 punti ottenuti (di cui 100 preferenze, su 130 disponibili, per il primo posto), davanti a James Harden (936 punti, 25 voti per la prima posizione) e LBJ (5 voti ).

Curry si è aggiudicato il più prestigioso premio individuale stagionale pur senza risultare necessariamente il miglior giocatore da un punto di vista statistico: seppur chiudendo comunque con ottime cifre (23.8 punti, 4.3 rimbalzi, 7.7 assist e 2 recuperi a sera, con il 48% da campo e il 44% dall’arco), con tanto di ciliegina sulla torta data dal nuovo record per triple segnate in una singola stagione (alzato adesso a quota 286 ritoccando il suo stesso primato di “appena” 272 stabilito nel 2013), il figlio di Dell si è meritatamente assicurato l’ambito trofeo risultando soprattutto il leader tecnico ed emotivo della miglior squadra della Lega, il motore pulsante di un meccanismo offensivo parso ai limiti della perfezione anche in questo primo scorcio di playoff. Dopo i premi soffiati ai Warriors per il miglior coach (andato a Mike Budenholzer degli Hawks) e difensore (vinto da Kawhi Leonard davanti a Draymond Green), Golden State vede dunque riconosciuta la propria eccezionale stagione (chiusa, lo ricordiamo, col miglior record della Lega a quota 67-15, nonché il miglior risultato stagionale della storia della franchigia) grazie al premio più importante conseguito dal proprio miglior giocatore, che ottiene in questo modo la definitiva consacrazione a stella di primissimo piano del panorama NBA.

 

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Giacomo Sordo

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