Categorie: Playoffs NBA 2015

J.R. Smith si difende: “Non ho mai provato a far male”

Nella partita molto fisica di ieri tra i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers, J.R. Smith, shooting guard della franchigia dell’Ohio, si è reso protagonista di un gesto estremamente antisportivo, che ha costretto gli arbitri a chiamare, contro di lui, un flagrant-2 foul, con conseguente espulsione dal match.

Smith infatti, a inizio terzo quarto, con il risultato sul 57-36 in favore dei Cavaliers, durante una dura lotta a rimbalzo contro Jae Crowder, voltandosi violentemente con il braccio largo, ha colpito duramente al volto il diretto avversario, che, cadendo all’indietro, si è procurato una distorsione al ginocchio, che ha messo fine alla sua partita. Oltre al flagrant-2 e all’espulsione, Smith rischia adesso anche una giornata di stop nel prossimo turno dei Playoffs, quando Cleveland giocherà contro una tra i Chicago Bulls e i Milwaukee Bucks.

Sono arrivate le dichiarazioni del diretto interessato, che ha tentato un’autodifesa:

Non c’era nulla di malizioso […] Non ho provato a far nulla per far male a lui o a chiunque altro. Non è questo il modo in cui gioco.

Ecco il video dell’accaduto:

 

J.R. Smith non è comunque nuovo a simili colpi di testa. Già due anni fa, quando giocava ancora con i New York Knicks, si guadagnò un flagrant-2, colpendo Jason Terry, allora ai Celtics.

Un’altra azione che va ad aggiungersi al curriculum da “bad boy” di questo giocatore. Ma ci auguriamo, con coach Blatt e tutti i tifosi dei Cavaliers, che questa sia l’ultima.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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