Larry Brown, ex-allenatore dei Philadelphia 76ers e dei Detroit Pistons campioni nel 2004 (attualmente a SMU in NCAA), ha espresso la propria opinione in merito alla strategia di ricostruzione dei Sixers. Non è stato certamente comprensivo e accomodante. Di seguito un estratto dell’intervista rilasciata a “The Philadelphia Inquirer“.
Odio quello che sta succedendo a Philly. Non hanno personalità del basket nell’organizzazione. Mi fa venire il voltastomaco.
Io non lo farei. Non vorrei perdere. Brett [Brown, ndr] è un bravo allenatore, è uno dei ragazzi di Pop [Gregg Popovich, ndr]. Quello che stanno infliggendo a quella città è incredibile. Quella è la più grande città al mondo per il basket grazie ai loro fans: dovrebbero sedersi tranquilli a guardare la squadra che perde.
Vi immaginate di andare da Allen Iverson a dirgli che questa sarà una stagione di ricostruzione, per cui dovremo perdere apposta? Mi piacciono Noel e Embiid, ma non si può trattarli così. Mi sembra inconcepibile. Capisco che devi migliorare, ma si migliora sviluppando i giovani, con le chiamate al Draft e lavorando sui contratti. Vorrei sapere… a che punto siamo con l’insegnamento?
Brown ha rincarato la dose criticando direttamente l’operato di Sam Hinkie, noto sostenitore dei sistemi di analisi avanzati applicati al basket.
Queste analisi non valgono niente. Mettiti in gioco e prova a vedere se funziona. Pensare che gli analisti abbiano le risposte è da pazzi. Non c’entra nulla con il basket. Ognuno utilizza i mezzi che ha a disposizione, ed è proprio questo il lavoro dell’allenatore. Magari funzionerà, non lo so. Ma è una vergogna per quei fans che dovranno aspettare per vedere se effettivamente la tattica funzionerà.