Derrick Rose sembra essere ufficialmente uscito dal lunghissimo tunnel degli infortuni che gli ha portato via ben due stagioni di gioco, e da quanto fatto vedere fin qui con la nazionale Americana, sembra esser tornato ai fasti di un tempo, quelli che lo portarono a vincere il titolo di MVP a soli 23 anni, consacrandolo come il più giovane giocatore di tutti i tempi a vincere tale trofeo.
Nell’esibizione contro il Brasile vinta dagli stati uniti 95 a 78, Rose ha messo a segno 7 punti, 4 rimbalzi e 2 assist in 20 minuti di gioco, ma statistiche a parte, la vera nota lieta è stata la sua esplosività e velocità, che sta tornando quella di una volta; e se Derrick sta ritrovando le sue certezze poco a poco, ce n’è una che non si è mai sopita, ovvero l’affetto e il sostegno del pubblico che, allo United Center di Chicago dove ha avuto luogo la partita amichevole, lo ha accolto con un’ovazione da brividi che lo ha profondamente colpito.
“È stato grandioso, sono rimasto sorpreso di come non mi abbia reso nervoso”.
ha brevemente commentato DR1, pronto a riprendersi gli arretrati di fama e gloria che giustamente gli spettano.
Tra i diretti interessati per quanto concerne la condizione atletica (e mentale) di Rose, c’è anche Tim Thibodeau, head coach dei Bulls e assistente di Coach K al Team U.S, che si è così espresso sul giocatore:
“Mano a mano che l’estate va avanti, penso che (Rose,ndr) si stia sentendo sempre più a suo agio con se stesso. Inoltre ha già affrontato un “comeback” e ha imparato molto da quello. Amo come sta giocando adesso, sta trovando il ritmo partita e sta giocando sui suoi punti di forza”.
Se Rose ritornerà quello di un tempo, e gli indizi sono molteplici, i Bulls con Gasol, Noah, Rose e McDermott sono pronti a dire la loro già da subito; ma senza galoppare troppo con le tempistiche, godiamoci giorno dopo giorno Derrick e le sue ritrovate gesta.