Categorie: Primo Piano

Tra serpenti e serpentine: Indiana è pronta al morso decisivo

Serpenti e serpentine. L’intrigante libro dei Playoffs 2014 sta raccontando storie originali, pronte a scivolare da uno sfondo “animalesco” ad un altro giornalistico. E così, mentre a Portland si accorgono della visita di un rettile negli armadietti dello spogliatoio, a Indiana slalomeggiano per dribblare le critiche e ritrovare la lucidità di inizio stagione. L’importante è strisciare. E’ la traduzione del pensiero di coach Vogel, adulto e vaccinato per affrontare a viso aperto le lingue biforcute dei media. Tanto lui sa che le vere vipere sono i suoi giocatori, capaci di mordere senza preavviso quando qualcuno si azzarda a darli per finiti. Serpenti e serpentine, sorrisi e veleni. Del resto, senza qualche doloroso epilogo, che razza di thriller sarebbe?

Gara 4 potrebbe rappresentare l’occasione ideale per affondare il colpo. I Pacers, granitici quarantotto ore fa, hanno il coltello dalla parte del manico e sono intenzionati a concedere il bis per poi giocarsi il match-point alla Bankers Life FieldHouse. L’organizzazione difensiva di West e compagni è stata un manuale scritto di getto a dieci mani, le stesse utilizzate per contestare i tiri pesanti dei bombardieri in maglia Wizards. Le penetrazioni di John Wall sono state strozzate sul nascere dal cappio preparato da George Hill, mentre le scorribande in campo aperto hanno costituito una minaccia solo sulla carta. Risultato? Indy secchiona. La lavagna del vecchio Frank ha funzionato senza pecche. Anche la vena di Hibbert, rigenerato dagli abbracci e dal calore dei tifosi, sembra aver smorzato gli ultimi focolai. I 14 punti del giamaicano e le manette infilate a Gortat fanno dormire sonni tranquilli.

Più burrascoso il cielo sopra Washington. Wittman non può sorvolare davanti ai 63 punti di venerdì notte. La spia dell’allarme è rosso porpora e per incrementare il fatturato offensivo uno stratagemma potrebbe essere quello di partire sparati. Arrembaggio totale e al diavolo tatticismi. Sotto il profilo fisico i Wizards non hanno nulla da invidiare a qualsiasi altra franchigia della lega, nemmeno a Indiana, forse più muscolare ma sicuramente meno rapida. Metterla sul ritmo per evitare l’empasse di Gara 3 è una soluzione inevitabile, anche perchè (come ha detto Bradley Beal nel post disfatta) c’è qualcosa che non va. Problemi che riguardano il pitturato, l’incisività sotto canestro e la fluidità della manovra. Tranquilli, niente di “animalesco”: stavolta i serpenti non c’entrano.

Share
Pubblicato da

Recent Posts

Jayson Tatum nominato Chief of Basketball Operations della Duke University

Jayson Tatum, stella dei Boston Celtics e simbolo della nuova generazione NBA, è stato nominato…

fa 2 mesi

Assente nella preseason NBA, LeBron James spera di essere pronto per la ripresa

Non è prevista la partecipazione di LeBron James alla pre-stagione, ma il suo obiettivo è…

fa 2 mesi

Quali sono le differenze tra sponsorizzazioni NBA e quelle in Italia

Le sponsorizzazioni sportive rappresentano un pilastro del business sia in NBA sia nei campionati italiani,…

fa 2 mesi

NBA, la trovata pubblicitaria di LeBron James non ha mai preoccupato i Lakers

Mentre LeBron James mandava in visibilio il web annunciando la sua misteriosa "Seconda Decisione", i…

fa 2 mesi

NBA, il rientro è lontano per Kyrie Irving: “Non chiedetemi la data”

Il rientro di Kyrie Irving è ancora lontano: il campione invita alla cautela e dichiara…

fa 2 mesi

L’NBA sbarca su Prime Video: nuova era per il basket in Italia

Alessandro Mamoli, Mario Castelli, Matteo Gandini, Tommaso Marino e Andrea Trinchieri entrano a far parte…

fa 2 mesi