Categorie: playoffs 2014

Pacers, servono i veri Hibbert e George in gara 3

 

Gli Indiana Pacers si avvicinano a gara 3 della serie di semifinale della Eastern Conference contro i Washington Wizards con qualche interrogativo di troppo, non tanto sugli avversari quanto su loro stessi. Nelle ultime uscite i ragazzi di coach Frank Vogel sono stati protagonisti di prestazioni alquanto altalenanti e discontinue nel rendimento, in particolare nelle persone di Paul George e Roy Hibbert, due pedine fondamentali per la franchigia di Indianapolis.

George sta attraversando ormai da qualche mese un periodo di appannamento, soprattutto nella metà campo offensiva. Non a caso in gara 1 è stato protagonista di un pessimo 4 su 17 dal campo, numeri ben lontani da quelli messi insieme nella prima parte di stagione quando PG figurava, a ragione, tra i papabili come possibile MVP. In gara 2 sono continuate le difficoltà in attacco ma la sua ottima marcatura su Bradley Beal ha contribuito ad inceppare una delle principali bocche da fuoco di Washington ed è stata decisiva per l’esito finale della contesa.

Hibbert si affacciava a gara 2 dopo un primo episodio della serie a dir poco tragico: 0 punti, 0 rimbalzi, 0 liberi tentati, zero impatto sulla partita, dominata sotto i tabelloni da Marcin Gortat e Nene. Ma più che i numeri, a far impressione – negativa – era stata l’inefficienza del centro proveniente da Georgetown in entrambe le metà campo. Altra storia nel secondo atto: 28 punti, 10 su 13 al tiro, 8 su 8 ai liberi, 9 rimbalzi e 2 stoppate. Tuttavia queste cifre non spiegano abbastanza il dominio totale che il numero 55 ha avuto per l’intera gara sui lunghi dei Wizards, incapaci di arginare il suo strapotere fisico in ogni zona del campo.

In ogni caso serve la versione migliore del duo George-Hibbert se i Pacers vogliono provare ad espugnare il Verizon Center di Washington questa notte in primis e provare a proseguire il cammino che ha come destinazione quelle NBA Finals da cui Indiana manca dall’edizione 1999/2000, peraltro unica apparizione nella storia della franchigia.

 

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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