Categorie: Editoriali NBA

San Antonio Spurs – Dallas Mavericks, analisi di gara 6!

Nel pazzo primo turno di Playoff anche San Antonio e Dallas si sono “iscritte” al club delle gare 7, al termine dell’ennesima combattutissima partita. Merito dei ragazzi di Carlisle, mai domi in un incontro che li metteva con le spalle al muro. “Win or go home”. E i Mavs hanno optato per la prima alternativa.

Uno dei punti di forza della franchigia di Cuban è stato certamente il rientro di DeJuan Blair dalla squalifica scontata nell’ultimo match, dopo aver avuto un notevole impatto (non solo con Splitter) già nell’ultima gara giocata all’American Airlines Center. Per l’ex San Antonio i minuti sul parquet sono stati 29, conditi da 10 punti, 14 rimbalzi ed un impatto non facilmente quantificabile in cifre.

Al gioco scaturito dal pick&roll (come già ribadito più volte), elemento chiave attorno al quale sta gravitando una serie così equilibrata, i Mavericks sono riusciti ad aggiungere un paio di opzioni che in una partita terminata punto a punto possono dirsi risolutive della contesa.

La prima è figlia della miglior prestazione realizzativa dell’intera serie da parte di Ellis, ed in particolare alla ritrovata precisione dalla lunga distanza. Nell’immagine sopra riportata, dopo aver giocato il p&r con Nowitzki, la guardia dei Mavericks si ritrova di fronte lo show difensivo del lungo brasiliano.

La difesa degli Spurs cosa prevede in questo caso? Come tutti gli “show”, il movimento di Splitter serve solo ad impedire una linea diretta di penetrazione al ferro. In generale però chi difende deve prendere una decisione: chi lascio prima senza accoppiamento? Ritenendo non praticabile la possibilità di lasciare Nowitzki, il primo a staccarsi dalla marcatura è Splitter.

Come si vede dal  frame, Ginobili, partito dopo per le sopracitate ragioni, al posto di andare su Ellis, decide di mettersi sulla linea di penetrazione, lasciando lo spazio all’avversario per prendere il tiro. Per questo diventa decisivo per i Mavericks che l’ex giocatore dei Bucks metta quel tiro, rendendo impraticabile la marcatura su questa giocata. Il 3/6 della sua serata pesa come un macigno proprio per questo.

La seconda situazione invece vede coinvolto il precedentemente citato Blair. Azione di poco successiva a quella vista prima.

In questo caso gli uomini di Popovich fanno la scelta opposta. Nonostante il roll profondo del lungo tedesco, Ginobili raddoppia su Ellis, provando ad impedire la linea di passaggio interna.

La guardia della squadra di Carlisle fa partire subito il passaggio schiacciato a terra, costringendo alla rotazione gli altri uomini della difesa nero argento. Duncan si stacca da Blair.

Il movimento del tedesco (molto simile a quello di tiro) in realtà è un passaggio per il compagno libero sotto canestro. Per Blair è facile portare a casa il gioco potenziale da 3 punti.

Il video dal minuto 00:40 in poi propone le 2 azioni analizzate.

Oltre a tutti i soliti dilemmi difensivi, agli Spurs è mancato l’importante contributo in fase realizzativa che Ginobili aveva sempre garantito in questa serie. Soltanto 6 punti ed un canestro dal campo per il playmaker argentino. Troppo poco rispetto ai decisivi ventelli delle passate gare.

Ormai (e “purtroppo” per noi amanti del basket NBA) siamo arrivati all’atto finale. Ore 21:30 italiane, San Antonio, Texas. Che lo spettacolo abbia inizio! (Non so voi, ma io la birra e le patatine le ho già comprate!) 

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Stefano Salerno

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