Dalla conferenza stampa di presentazione di Phil Jackson come nuovo capo esecutivo del front office dei Knicks, emergono nuovi particolari sull’approdo dell’ex coach di Chicago Bulls e Los Angeles Lakers nella Grande Mela. Il proprietario di New York, James Dolan, ha infatti rivelato che Jackson era già stato sentito a proposito dei possibili affari prima della chiusura del mercato lo scorso 20 febbraio, pur non avendo ancora accettato l’incarico all’epoca dei fatti.
Ecco le dichiarazioni di Dolan. “Se c’era un’operazione che non fosse di suo gradimento, noi non la portavamo a compimento. Siamo sempre stati in contatto con Phil riguardo ai possibili scambi che sarebbero potuti avvenire. Non è stato facile spesso interpretare la sua reale volontà perché si tratta di un personaggio a volte molto enigmatico, ma credo che abbiamo cercato di accontentare le sue intenzioni, se non si possono definire espressamente richieste. Sapevo che di lì a poco sarebbe diventato uno dei nostri”.
Si spiega così uno dei gialli delle ultime ore prima della trade deadline, quando sembrava ormai fatto l’accordo tra Knicks e Clippers per lo scambio tra Iman Sumpert e Darren Collison. Il tutto saltato quando ormai mancava solo l’ufficialità dell’accordo tra le due franchigie, ma ora si scopre che furono i Knicks a mandare all’aria lo scambio su consiglio di Jackson che vede Shumpert come uno dei tasselli fondamentali per la ricostruzione a breve termine in quel di New York.