Marco Belinelli, inizio clamoroso in maglia San Antonio Spurs. L’inserimento dell’italiano nella franchigia vice-campione del mondo è stato più facile del previsto. Il sistema disegnato da coach Popovich calza a pennello per l’ex giocatore dei Bulls, tant’è che si ritrova ad essere il miglior realizzatore dall’arco dell’intera NBA. Nei giorni scorsi Marco ha quindi rilasciato una breve intervista ai microfoni de “La Stampa”. Queste le parole del numero 3 di San Antonio:
“Sono il miglior realizzatore da tre? Non è da tutti, ma non ci penso troppo. Il mio obiettivo è vincere questo benedetto titolo Nba, lo voglio con tutto me stesso. Il resto è bello, anche per il basket italiano, ma non ci do peso. San Antonio un mondo nuovo? A Chicago il palasport era sempre pieno, ma la città offre molto anche nel baseball e nel football. A San Antonio gli Spurs sono l’unica attrazione. È una città carina: fa caldo dopo il gelo di Chicago e il tifo è molto presente. Ho ritrovato Ginobili? Io e Manu ci siamo capiti subito, e mi sta aiutando molto. Parliamo in italiano di Bologna, dei ristoranti come Oscar, perché la cucina italiana e quella di mamma mancano sempre.”
Poi l’ultima domanda.
Questo record e questi successi sono una rivincita?
Sì, e me li porto dentro tutti i giorni. Molti dicevano che non ero adatto per giocare nella Nba: ho cercato di smentirli in campo, oggi mi serve da motivazione