Mark Jackson si sente in colpa nei confronti di Bryant

In occasione della partita della notte tra Warriors e Lakers, Mark Jackson, coach di Golden State, è tornato sulla stessa partita giocata lo scorso 12 Aprile, famosa per essere stata la sfida nella quale Kobe Bryant si è rotto il tendine d’achille.

A 3’08” dalla fine della partita, viene fischiato a Harrison Barnes un fallo inesistente su Kobe Bryant, anche se il Mamba rimane al suolo. Il 24 gialloviola si rialza e segna i due liberi. A quel punto coach Jackson ordina ai suoi di continuare, pensando che Bryant non fosse realmente infortunato.

Nella concitazione della gara ho detto ai miei giocatori ‘Non credete ai suoi giochetti. Sta bene. Non permettetegli di prendersi questa partita’, non sapendo che Bryant fosse veramente infortunato. E’ un rimpianto che ho. Se avessi l’occasione di ripetere l’azione, chiamerei un time-out per permettere a Kobe di uscire dal campo.

Queste le parole del reverendo Jackson, che subito dopo i liberi messi a segno da Bryant ha esortato i suoi a giocare. Solo un fallo di Blake su Curry a 3’05”, ha permesso al Mamba di abbandonare la partita.

Jackson ha detto di aver chiesto scusa a Bryant durante la doppia sfida cinese di preseason tra le due franchigia della California. Kobe ha risposto a Jackson di non sapere nemmeno di cosa il coach stesse parlando.

Credo fosse giusto farglielo sapere. Tipico di Kobe. Ha ringraziato, lo ha apprezzato. Ma mi sento sempre allo stesso modo. Se avessi saputo che era veramente infortunato avrei certamente chiamato un time-out.   

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