Categorie: Western Conference

Paul George il colpo dei Lakers nel 2014?

“Paul verrai a L.A.? Ti vogliamo a L.A.!”

E’ questa la frase più ricorrente che viene recapitata a Paul George durante il training con  Team USA a Las Vegas. I tifosi dei Lakers continuano infatti a chiedere alla stella degli Indiana Pacers se l’anno prossimo si unirà alla franchigia più rappresentativa della sua città natale.

George è nato a Los Angeles e ha vissuto la sua gioventù a Palmdale tifando Clippers, anche se si è sempre dichiarato grande tifoso di Kobe Bryant, tanto da indossare il 24 in tutte le squadre in cui ha militato, da Palmdale High ai Pacers, passando per Fresno State.

L’All-Star entrerà nell’ultimo anno del contratto da rookie (3,2 milioni di dollari) la prossima stagione. I Lakers la prossima offseason avranno lo spazio salariale necessario per provare a formare la coppia George-Bryant. O comunque, dopo il ritiro di Kobe, far diventare George la stella su cui costruire il futuro della franchigia.

Ovunque mi trovi a Los Angeles la gente mi dice ‘Ti vogliamo qui. Non firmare con i Pacers’. Sta diventando un tantino ripetitivo… ma ci sto facendo l’abitudine.

Queste le parole della guarda uscita da Fresno State. I fan dei Pacers possono comunque dormire sonni abbastanza tranquilli. Indiana infatti ha tempo fino al 31 Ottobre per far firmare a George un’estensione contrattuale e Larry Bird, presidente dei Pacers, ha affermato che il contratto di George è in cima alle priorità della franchigia. Se George non dovesse firmare l’estensione entro Halloween, a fine stagione diventerebbe restricted free agent, il che significa che Indiana può pareggiare qualsiasi offerta ricevuta dal giocatore. Inoltre PG24 non ha mai negato di trovarsi bene coi Pacers e di aver anzi apprezzato la presenza di “The Legend” e del GM Kevin Pritchard al camp di Team USA.

Sono felice a Indiana. Se dovessi lasciare Indiana e andare ai Lakers, non credo sarà una mossa intelligente per me. Stiamo costruendo grandi cose con i Pacers.

Queste le parole di Paul George che sembrano chiudere definitivamente il discorso… o no?

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