Categorie: L.A. Lakers

Steve Nash e i suoi pensieri su Howard

Continua la telenovela più calda e seguita dell’estate, in onda ogni giorno su quell’enorme piattaforma mediatica dal nome Los Angeles Lakers. Nuovo episodio della serie “Casa Howard”, con una guest star d’eccezione, Steve Nash. Il 2-volte MVP si è infatti iscritto nelle ultime ore al sempre più crescente movimento del “volemose bene..ma anche no”, con vecchi o attuali giallo-viola impegnati a lanciare frecciatine, più o meno velate, all’ormai ex-compagno volato a Houston.

In un’intervista radiofonica rilasciata nella giornata di ieri, Nash si è così espresso su D-12. “In ultima analisi, penso che Dwight non si trovasse a proprio agio qui e non voleva proprio starci, così, date le circostanze, non era vantaggioso per nessuno che rimanesse. Onestamente, ho pensato prima del meeting, che non avevamo una chance seria [di trattenerlo].

Dwight ha avuto diversi problemi questa stagione. Penso che abbia a che fare con le sue dichiarazioni ai media che non si è mai pienamente sentito accettato ad LA. Non si è mai sentito supportato a sufficienza. E’ questo, praticamente. Potete leggere tra le righe quello che volete ma penso non si sia mai sentito a suo agio a casa e non so se sia colpa di qualcuno”. Oltre ai ricorrenti problemi fisici, il canadese ha puntato il dito anche sul difficile rapporto Howard-D’Antoni. “Sembrava non voler proprio accettare un attacco basato sul pick&roll, forse perché lo aveva giocato per diverso tempo ad Orlando e voleva più ricezioni in post. Houston gioca il p&r e tira molto da tre, forse possono avere spaziature tali da potergli dare molte più possibilità in area”. Nash ha inoltre difeso l’operato del suo allenatore, specialmente nei giochi disegnati per Howard e nel rapporto in generale con la squadra.

Nonostante qualche perplessità, il playmaker dei Lakers ha comunque augurato il meglio al suo ex-centro, spostando il focus sulla prossima stagione dei giallo-viola che partirà con un roster, allo stato attuale, indebolito e le incognite sul ritorno di Bryant dall’infortunio al tendine d’Achille.

Alessandro Scuto

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