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Dennis Rodman:”Se LeBron avesse giocato negli anni ’90 sarebbe stato un giocatore nella media”

Che Dennis Rodman fosse un tipo senza peli sulla lingua lo sapevamo già da qualche annetto. E giusto per non farcelo dimenticare “The Worm” è tornato alla ribalta dichiarando che se LeBron James, attuale miglior giocatore al mondo, e fresco MVP della stagione appena trascorsa, nonché campione NBA in carica, avesse giocato negli anni ’90 sarebbe stato “un giocatore nella media” e che se i Miami Heat di James, Wade e Bosh si fossero scontrati con i Chicago Bulls di Jordan, Pippen e Rodman non c’è alcun dubbio che questi ultimi avrebbero avuto la meglio.

“In realtà non c’è neanche da fare un paragone. Se LeBron avesse giocato a fine anni ’80 o negli anni ’90, sarebbe stato un giocatore nella media”- ha dichiarato Rodman durante lo show televisivo “ The Dan Patrick Show” – “Fare quello che ha fatto Michael.. Quello che ha fatto, richiede molto più del carisma, è un discorso molto più articolato e complesso. LeBron è più come.. (riporto le parole esatte perché tradurle sarebbe un delitto contro l’umanità, ndr) ‘there’s no flash to his game’. È un grande giocatore, non fraintendetemi, è davvero un ottimo giocatore, senza dubbio. Ma per me Michael Jordan e Scottie Pippen rimangono i due più grandi giocatori che abbia mai visto.”

Rodman, durante l’epopea jordaniana, è stato uno degli indiscussi del secondo three-peat, 1996-1998. Il suo apporto fu fondamentale a quei Bulls, nella vittoria di quei tre titoli contro squadre sicuramente ben attrezzate ma che, pur dando battaglia, hanno dovuto cedere allo strapotere di Jordan e soci.

Rodman continua dicendo inoltre che un Jordan 28enne, nella NBA odierna, avrebbe tenuto senza alcun problema 40 punti di media, anche perché il suo tipo di gioco è venuto fuori in un’era in cui la NBA era molto più fisica di quella attuale.

“Sono stanco che si continui a paragonare LeBron a Jordan. Si tratta di due ere completamente diverse. LeBron è arrivato nella NBA nel momento più alto dell’evoluzione del gioco. Jordan invece è arrivato in un momento in cui la NBA era molto più fisica, e i contatti tra i giocatori erano molto più pesanti. Una cosa che LeBron non potrebbe comprendere, perché tutto quello che i giocatori fanno oggi è lamentarsi dei falli. Tutto quello che fanno è lamentarsi.”

E alla domanda su chi vincerebbe in un’ipotetica (e utopica) sfida tra i suoi Chicago Bulls e i Miami Heat di James, il “Verme” non ha dubbio: vincerebbero senza dubbio i Bulls.

“Non ci sarebbe partita. Gli Heat hanno sicuramente più talento di quello che avevamo noi, ma noi avevamo giocatori più intelligenti. Questa era l’unica cosa che veramente avevamo.. Io avrei senza dubbio tenuto Bosh fuori dal gioco. Non sarebbe stato neanche un problema. E vogliamo davvero parlare di chi dei due vincerebbe il match-up tra Dwyane Wade e Michael Jordan? In ogni caso Pippen difenderebbe senza problemi su James. E loro invece come avrebbero intenzione di difendere su Jordan e Pippen?”

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