Non sono semplici parole di circostanza, quelle espresse dall‘attuale MVP nei confronti del giocatore del momento. Lo stesso che in gara 1 ha mandato la partita all’overtime con una bomba da 9 metri, quello che ha bruciato in palleggio il sopracitato MVP per poi schiacciare in testa a Chris Andersen ( regalando un highlight con i fiocchi). Paul George ha convinto tutti. Lebron in primis, che a fine terzo quarto è andato a stringergli la mano in segno di approvazione e rispetto.
Con 22 punti e 6 assist in gara 2, il numero 24 in maglia Pacers è stato un fattore determinante per la vittoria di Indiana.
“Siamo soltanto due giocatori che cercano di aiutare al meglio le rispettive squadre” ha ammesso Lebron dopo la sconfitta di gara 2: ” E’ davvero forte, diventerà uno dei migliori”