Categorie: Chicago Bulls

Nate Robinson: tra una grande stagione e un possibile addio ai Bulls

Quando la scorsa estate i Chicago Bulls lo hanno firmato da free agent, Nate Robison doveva essere un rinforzo per aumentare la profondità della panchina dei Bulls e aumentare la pericolosità offensiva dei tori uscendo dal pino, fungendo dunque da ulteriore bocca di fuoco, ma agendo prevalentemente come riserva di Kirk Hinrich e, nell’eventualità che tornasse, di Derrick Rose. Per questo il suo era un contratto di un anno, solo parzialmente garantito.

La stagione ha tuttavia mostrato uno scenario del tutto diverso: mentre Rose, pur ripresosi dall’infortunio, non è mai tornato in campo, Hinrich, grande generale sul parquet per i tori ma molto calato (offensivamente parlando) rispetto alla sua prima parentesi a Chicago, è incappato in numerosi infortuni che lo hanno tenuto fermo a più riprese; questo ha consentito a “KryptoNate” di giocare parecchie volte da titolare, fungendo da prima opzione offensiva in parecchi casi e in diverse occasioni anche da prezioso assistman.

Ma se non bastasse un’ottima regular season, conclusa dal nostro a 13,1 punti di media e 4,4 assist, Robinson si è decisamente superato nei playoff: pochi infatti possono dimenticare le sue “eroiche” gesta in gara-4 contro i Brooklyn Nets, la gara del triplo overtime, con 29 punti nel solo 4º periodo di gioco, recuperando il match per i suoi praticamente da solo; e ancora la gara-5 contro i Nets, in cui ha giocato con la febbre; e infine la clutch perfomance in gara-1 della serie contro i Miami Heat. A questo si aggiunga anche la “soddisfazione” di uno spot NBA BIG proprio incentrato su di lui.

Alla luce di questo può tranquillamente dirsi che il “folletto” di Seattle abbia giocato la migliore stagione in carriera tra i pro, dimostrandosi (ancora una volta) un attaccante capace di mettere chiunque in difficoltà, ma anche un giocatore  in grado di dare un solido contributo difensivo quando necessario oltreché un ottimo compagno di squadra (cosa per la quale non era necessariamente conosciuto).E tutto questo dopo ben 8 stagioni nella lega, trascorse tra New York (dove è la sua popolarità è stata costantemente in ascesa), Boston (dove è stato una riserva-chiave nella rincorsa al titolo del 2010), Oklahoma City e Golden State.

Ma nonostante questa grande annata la permanenza ai Bulls di Robinson è tutt’altro che scontata: infatti con il ritorno di Rose nella prossima stagione e Hinrich con un altro anno di contratto, nonché con il giovane Marquis Teague in ascesa, è difficile che Robinson resti a Chicago con la prospettiva di un ruolo e di un minutaggio così limitato.

A questo si aggiunga l’impossibilità per i Bulls di offrirgli un contratto che possa seriamente allettarlo, vista la scarsa flessibilità finanziaria che il cap dei tori presenta e che quindi impedirebbero a Chicago di offrire a Robinson un pluriennale a cifre maggiori del minimo salariale che il no.2 ha guadagnato quest’anno.

In merito Thibodeau ha dichiarato:

“Dobbiamo guardare a tanti aspetti tra i quali il nostro salary cap e anche quelli che sono gli scenari di mercato. Nate ha avuto una grande annata, quindi vedremo come muoverci riguardo a lui. Ma con la sua ottima stagione avrà guadagnato tanti estimatori, quindi credo che riceverà molte offerte e quindi dovremo vedere come si evolverà il mercato”.

Una cosa però è certa: se dipendesse da lui, Robinson tornerebbe sicuramente a Chicago:

“Mi piacerebbe davvero tornare. Lo vorrei tanto, ma so che con i giocatori che ci sono qui avrei poco spazio. Ma vedremo come andrà la situazione. Parlerò con il mio agente e vedremo quale è la migliore opzione per me. Ma questo non cambia il fatto che adoro questa squadra, adoro i miei compagni e se potessi restare qui sarebbe meraviglioso.”

E sicuramente anche molti tifosi dei tori sperano di potere nuovamente ammirare le gesta di questo “folletto” che, in una sola stagione, con il suo enorme cuore e la sua grinta, ha fatto innamorare tutti gli appassionati della “Windy City”.

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