I Knicks si aggiudicano la prima vittoria nei playoff NBA 2013, dopo essersi imposti con il risultato di 85 a 78 sui Celtics. La gara si può comodamente suddividere in due mini partite antitetiche separate tra loro esattamente dall’intervallo.
Nella prima metà di gioco la sfida è avvincente, spettacolare e ricca di emozioni, al riposo il punteggio è già 53-49 a favore degli ospiti. Nei primi 24 minuti le difese sono sostanzialmente assenti, in particolar modo quella di New York che concede facili conclusioni ai Celtics, con costanti amnesie difensive. I continui isolamenti difensivi dei Knicks, soprattutto di Anthony, risultano alla lunga controproducenti e i Celts ne approfittano per condurre, seppur di misura la gara. Alla sirena di metà partita Jeff Green può vantare ben 20 punti con 3/3 dall’arco e un complessivo 7/10 al tiro; anche Bradley e Pierce risultano già in doppia cifra con rispettivamente 11 e 10 punti. In particolare il numero 0 sfrutta in ben tre occasioni la scarsa considerazione che la difesa Knicks gli dimostra per appoggiare dei comodi layup. Tra le fila della squadra di casa spiccano i soliti Melo e JR Smith con 19 e 11 punti a referto.
Se la prima parte di gara è altamente spettacolare, ben altra inerzia avrà la ripresa. I ritmi si abbassano vertiginosamente così come le percentuali al tiro e la partita viaggia su un sostanziale equilibrio, ancora una volta i Celtics approfittano degli isolamenti dei padroni di casa, Anthony forza molte conclusioni e grazie alla perfetta serata di squadra dalla lunetta, 19/19, i bianco verdi compensano un disastroso terzo quarto al tiro e provano un mini allungo. Melo segna però nei momento decisivi, a fine serata saranno ben 36 i suoi punti con un non esaltante 13-29 al tiro e i Knicks non demordono, prima riducendo lo svantaggio e poi allungando a loro volta. Boston resta aggrappata come può alla partita ma, nonostante i 26 di Green e i 21 di Pierce, deve arrendersi alle invenzioni di Melo, troppo scarso l’impatto di KG. Tra i Knicks da segnalare l’ottima prova di Martin che raccoglie 9 rimbalzi di cui ben 5 offensivi e segna 10 punti, il suo straordinario apporto fa propendere coach Woodson per lasciarlo in campo a lungo, preferendolo a Chandler (28 minuti K-Mart e solo 20 per Tyson).
I Celtics pagano le 20 palle perse contro le sole 13 di New York, a nulla serve l’ottimo lavoro difensivo degli uomini di coach Rivers, che spesso riescono a contestare tiri dei due principali realizzatori avversari (Anthony e Smith), nei momenti decisivi i padroni di casa non sbagliano le, pur difficili, conclusioni che i Celtics concedono. Per i bianco verdi sono molti i rimpianti, infatti difficilmente capiterà ancora nella serie di vedere i Knicks segnare solamente 85 punti tirando con percentuali così irrisorie, un’occasione buttata dunque per i Celtics che tra pochi giorni avranno comunque una nuova chance per cercare di ribaltare il fattore campo.