Gli Spurs attraggono le mie attenzioni e questo non è una novità, è accaduto anche qualche giorno fa mentre leggevo Popovich che commentava la posizione in classifica della propria squadra. Il coach ha manifestato il suo aperto disinteresse per la prima posizione che garantirebbe il fattore campo in una prospettica sfida con i Thunder. Passando oltre le indicazioni di Popovich, ad oggi quanto è efficace il fattore campo nei Play Off?
Senza andare molto lontano parto dai Play Off della scorsa stagione ed escludendo la finale tutte le maggiori squadra hanno avuto più risultati vincenti nell’arena di casa. Inoltre nel 2012 solo 2 sono state le serie ribaltate dalla squadra con il record minore (Phila a Chicago e OKC a San Antonio) su un totale di 14 serie. Nel 2011 le serie rovesciate sono state 4 su 14 (ancora San Antonio contro Memphis). Nel 2010 ancora 4 su 14 (Spurs che hanno vinto a Dallas).
L’analisi si limita a 3 stagioni soltanto ma la considero comunque rilevante visto che molte squadre hanno mantenuto lo stesso nucleo di giocatori. Inoltre i risultati rappresentano chiaramente come le squadre di casa risultino perdenti soltanto 10 volte su 42, con un record vincente di 0.761, non male direi. Tra queste però spunta proprio la squadra texana di Popovich che ha visto ribaltarsi (nel bene e nel male) 3 serie su 6 dispuate dal 2010 ad oggi.
In conclusione Popovich non ha tutti i torti a snobbare la classifica finale, ma questo genere di affermazioni vale soltanto per gli Spurs che sembrano indifferenti al fattore campo. Per tutti gli altri invece, giocarsi più partite casalinghe da risultati positivi. Una motivazione può essere che numerosi giocatori oggi a San Antonio provengono da campionati europei dove il tifo è decisamente di diverso grado ed intensità (anche qui, nel bene e nel male, vedi O.A.K.A.).
Attenzione ai rimescolamenti del tabellone quindi, tra poco ne vedremo delle belle! Nel dubbio sulle scommesse in ogni caso, occhio gli Spurs…
Giovanni Dal Zilio (@DalZilio)