L’edizione di quest’anno del McDonald’s All American Game doveva essere il confronto finale a livello di high school tra Andrew Wiggins e Jabari Parker, rispettivamente i migliori due prospetti in uscita dal liceo, ma alla fine si è trasformata nella grande notte di Aaron Gordon. L’ala della Archbishop Mitty High School, che due giorni prima della partita ha annunciato il suo approdo ad Arizona, ha messo a segno 24 punti e catturato 8 rimbalzi, guidando la sua squadra, il Team West, alla vittoria per 110-99 e conquistando il trofeo di MVP. La gara, un classico All-Star Game pieno di schiacciate ed azioni spettacolari, è stata l’occasione per mettersi in mostra di fronte a una platea nazionale, tra cui spiccavano addetti ai lavori della NCAA e della NBA, anche se non è mai un banco di prova per valutare il talento dei giocatori, già ampiamente seguiti durante il campionato. L’atto conclusivo della stagione liceale, da cui sono passate tantissime stelle NBA, è stato dominato dal Team West, che a 14 minuti dal termine ha raggiunto i 20 punti di vantaggio con una schiacciata di Gordon; il Team East ha tentato la rimonta, che si è fermata però sul 90-94, prima che Gordon chiudesse definitivamente la gara. Il Team West, oltre ai 24 punti di Gordon, ha avuto 12 punti da Bobby Portis e 10 a testa da Jabari Parker, con 8 rimbalzi e 2 stoppate, Andrew Harrison, Nigel Williams-Goss, con 6 assist e 2 stoppate, e Jarell Martin. Al Team East non sono bastati i 19 punti di Andrew Wiggins, i 13 di Wayne Selden, i 12 di Dakari Johnson e gli 11 a testa di Julius Randle e Anthony Barber.
Al termine della gara Gordon ha dichiarato:
“È stato davvero bello. Ho sempre guardato tutti i giocatori arrivare fino al McDonald’s All American ed essere finalmente qui e attraversare tutte le sue fasi è grandioso. Ogni allenamento, ogni sessione di tiro, ogni partita di allenamento significa molto. Qui posso misurarmi con tutti i migliori giocatori.”
Wiggins, ancora indeciso su quale college frequenterà il prossimo anno, ha marcato Parker per gran parte dell’incontro, ma ha poi ammesso che i due, già definiti i migliori prospetti in assoluto da quando uscì Lebron James, sono amici:
“Io e Jabari siamo amici. Non vedo l’ora di giocare contro di lui in futuro. Se che lo incontrerò spesso sia al piano di sopra (NCAA, ndr) che in quello successivo (NBA, ndr). Siamo entrambi molto talentuosi e molto competitivi e amiamo questo gioco. Io che gioco contro Jabari è semplicemente il migliore che gioca contro il migliore e non vedo l’ora di farlo in futuro.”
In attesa di vederli in azione sui parquet della NCAA, godetevi gli highlights della partita:
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