Categorie: Editoriali NBA

Chicago defense

Tom Thibodeau oggi, dopo una lunga gavetta durata 19 anni, è head coach dei Chica Bulls. È universalmente riconosciuto come uno dei migliori allenatori a livello difensivo della lega (definito “uno vero” da Ettore Messina).

Spesso, molto spesso da bravi appassionati di sport, guardiamo le nostre belle partite in televisione e sentiamo molto parlare di difesa, in particolare quando i playoff si avvicinano e arriva il momento di alzare la pressione sugli avversari. Non concedere il centro dell’area, non permettere mismatch, chiudere la linea di fondo. Bellissime parole ma, come vale per l’attacco, tra il dire e il fare… Thibodeau allena magistralmente i suoi giocatori riguardo questi aspetti e non solo, aggiunge altri dettagli che rendono i Bulls attualmente la quarta difesa per punti subiti.

Ora ordiniamo le idee: l’approccio difensivo dei Bulls è quello di concedere agli avversari le peggiori opzioni di tiro a disposizione, raramente vanno per il pallone. Possiamo sintetizzare le scelte difensive in un paio di punti:

1 – Mai concedere il centro dell’area: la posizione difensiva, dei piedi in particolare, costringe l’attaccante alla soluzione laterale, questa scelta taglia le possibilità di scarichi facili per tiri aperti dall’arco, limita il campo a metà.

2 – Negare il Pick and Roll: chi difende il bloccante si stacca sempre di un paio di passi dall’azione, così da impedire le penetrazioni della PG, ovviamente chi difende sul pallone si attiene al punto 1!

3 – Impedire le ricezioni in post: per questa parte mi sento solo di dirvi di controllare Noah, la posizione di post può essere spesso fatale per la difesa, non concederla è la scelta ovvia ma più faticosa.

4 – Posizione a rimbalzo: la front line dei Bulls ha una naturale predisposizione al taglia fuori, appena c’è il sentore di un tiro in arrivo, con annesso rimbalzo, i lunghi si piazzano con il corpo tra l’attaccante e il canestro negando di fatto la possibilità di andare  a rimbalzo.

Questi aspetti fondamentali vengono poi integrati con dettagli come portare l’attaccante “in trappola” dove troverà un raddoppio ad aspettarlo, oppure disposizioni particolari in base ai giocatori che ci si trova di fronte.

Ci stiamo avvicinando ai play off, al ritorno di D. Rose, la pressione aumenta e gli avversari si fanno più agguerriti, “no tomorrow game man!”.

La sfida è aperta, volete vincere?  Dovete segnate 100 punti ai tori! E in ogni caso… “Defense!”.

 

Giovanni Dal Zilio (@DalZilio)

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