La notizia della notte doveva essere il rientro a sorpresa di Dirk Nowitzki, sedutosi in panchina al momento della palla a 2 della partita tra Mavericks e Spurs. Difatti, il campione tedesco, dopo aver saltato le prime 27 partite di Regular Season, ha annunciato poco prima del fischio d’inizio di aver intenzione di rientrare proprio nella partita contro gli acerrimi rivali texani.
La serata del suo rientro, però, non è andata come aveva sperato in queste lunghe settimane di convalescenza. Costretto a sedersi dopo soltanto 20 minuti di gioco, stante il fatto che la partita fosse completamente scappata di mano ai Mavs, lo stesso giocatore ha dichiarato a fine partita:
“A metà del terzo quarto eravamo sotto di 80 punti, quindi non avevo davvero bisogno di ritornare in campo”, esagerando giusto un po’ il margine di punti di differenza tra le squadre.
La partita è stata dominata durante tutto l’arco dei 48 minuti dagli uomini di coach Popovich, il risultato non è praticamente mai stato in discussione. Il margine massimo nel corso dell’incontro è stato di 46 punti, ma visto dal lato della panchina di Dallas esso è davvero apparso come un gap molto più ampio. Il match è terminato sul punteggio di 129 a 91, massimo scarto come sconfitta stagionale per i Mavs, che poteva risultare molto più pesante se il garbage time non fosse iniziato già a metà terzo quarto.
L’uomo copertina della serata invece è stato Danny Green, in grado con il suo 7/8 dalla lunga distanza ed i suoi 25 punti, di rubare la scena a Nowitzki e a tutte le altre all star presenti sul parquet. San Antonio ha messo a segno la bellezza di 20 conclusioni da tre punti, battendo il record di franchigia di 19 stabilito contro Charlotte l’8 Dicembre. Oltre alle 7 bombe mandate a bersaglio da Green, altri 8 giocatori hanno sporcato il proprio tabellino nella sezione 3P-A
E’ stata la vittoria dei record stagionali per la squadra di San Antonio. Lo scarto di 37 punti è il più ampio tra quelli ottenuti nelle vittorie in questo inizio di Regular Season. I 33 assist, assieme alle 17 palle rubate, rappresentano i record stagionali anche in questa altre due categorie statistiche. Riguardo questo, coach Pop si è espresso dicendo:
“Noi normalmente non siamo una squadra che ruba molti palloni, ma questa è stata una di quelle notti in cui abbiamo portato via tutti i palloni che potevano. Questo non accadrà in futuro molto spesso. Quello che è successo stanotte è frutto del fatto che è stata una di quelle serate in cui ai tuoi avversari non riesce nulla e a te invece riesce tutto. Per quello è venuta fuori una partita così”.
Sarà anche stata frutto di fortunate coincidenze, ma partite giocate così fanno sì che lo slogan della lega più bella del Mondo possa continuare ad essere: “NBA, where amazing happens”.