Andrew Bogut: “E’ frustrante vedere gli occhi dei tifosi quando si è infortunati”

Andrew Bogut torna oggi! Anzi no, domani… Ah no, tra qualche giorno. Oramai lo staff medico dei Golden State Warriors ci sta prendendo gusto a rinviare la data di rientro del centro australiano (a causa di un infortunio alla caviglia sinistra), che però non la sta prendendo bene e si dice “frustrato” da questa situazione:

“La gente mi guarda e sembra che pensi ‘Perchè stai ancora male?? E’ solamente una caviglia!’ Questo è quello che provo vedendo i loro occhi. Ti senti come se stai deludendo la squadra, i tifosi e l’organizzazione dei Warriors” ha rivelato Bogut dopo aver osservato l’allenamento dei propri compagni di squadra.

Solo lo scorso aprile Andrew aveva subito una operazione chirurgica per sistemare una microfrattura, e da quel momento i Warriors hanno sempre contribuito a manifestare un grande ottimismo sui tempi di recupero (totale) del giocatore, sia per quanto riguardò le Olimpiadi, sia per il training camp e l’inizio della stagione (dove ha giocato solamente 20 minuti per partita). Lo staff della franchigia di San Francisco ha quindi commesso l’errore continuo di creare una grande aspettativa per il recupero del proprio centro, e questo ha creato problemi sia al giocatore stesso che al pubblico, durante i mesi scorsi. Ora però il 28enne australiano non vuole più stare al gioco dei propri medici, dichiarando:

“Non posso dirvi quando tornerò con certezza, non so cosa succederà nel mio futuro prossimo. Sto facendo riabilitazione e devo dire che non sono ancora molto chiari i tempi di recupero, potrebbero essere corti come potrebbero allungarsi. L’unica cosa della quale sono sicuro è che tornerò in campo solamente quando sarò pronto a giocare al 100% delle mie possibilità.

Dal canto suo, coach Marck Jackson si dichiara in accordo con la scelta del proprio lungo:

“Non gli stiamo mettendo pressione. Anche io voglio che lui torni quando si sentirà bene ed in forma. Per ora voglio solamente che la mia squadra lavori con la testa bassa e che mantenga i denti stretto concentrandosi su quello che dobbiamo migliorare. Non vogliamo che Andrew torni finchè non sarà veramente al suo 100%, potrebbe essere ancora più frustrante per lui tornare in campo ora, proprio nel momento in cui non ha fiducia del suo fisico.”

 

 

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