I Blazers ripartono da zero con Aldridge

E’ un nuovo inizio per Lamarcus Aldridge, l’ala dei Blazers che in realtà da Portland non se n’è mai andato:

“Nuovi acquisti, nuovi giocatori, nuovo spogliatoio, nuovo allenatore – ha spiegato Aldridge –. È tutto nuovo”.

 

Se è una notizia positiva o meno, lo si vedrà a partire da novembre con l’inizio della regular season, che l’anno scorso ha visto i Blazers esclusi dai playoff per la prima volta dopo 4 anni e con un record negativo di 28-38. La società ha esonerato coach McMillan e lasciato alcuni dei giocatori più esperti, scegliendo di ricostruire intorno a Alridge e alla guardia Nicolas Batum. Lamarcus è alla settima stagione in maglia Blazers, l’anno scorso ha chiuso con 21.7 punti, 8 rimbalzi e 2.4 assist di media cifre con cui si è guadagnato la convocazione al primo all star game.
Le basi per una rinascita ci sono tutte, ma tra gli scheletri nell’armadio della franchigia non si può non ricordare il periodo dei Jail Blazers in cui Portland era nota soprattutto per i suoi problemi con la legge. Nel 2006, quando Alrdige entrò in NBA, i Blazers stavano cercando di ricostruire un’immagine della società, e da allora le cose, secondo l’ala di 2.11 m, sono nettamente cambiate:

“La prima stagione a Portland è stata molto più difficile per me. La squadra stava cercando di rifarsi un’immagine, dopo aver vinto appena 21 partite nella precedente regular season. Era tutto molto diverso rispetto alla situazione attuale: adesso abbiamo degli ottimi giocatori, sicuramente migliori rispetto al passato”.

 

Durante l’estate il ricambio dei giocatori: via Wallace e Camby, dentro Damian Lillard e Will Barton, oltre al centro Meyers Leonard, portati a casa in questi ultimi draft per merito delle ottime operazioni del GM Neil Olshey( anche lui nuovo). Brandon Roy si era ritirato, ma quest’anno ha deciso di rientrare con Minnesota. Il centro Joel Przybilla, che era free agent, ha firmato con Milwaukee.

Infine la mossa interna: scegliere Terry Scotts come nuovo coach, che ha fatto bene sulle panchine di Atlanta e Milwaukee , collezionando nell’arco di quattro stagioni un record di 115 vittorie e 168 sconfitte.

 

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Pietro Caddeo

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