Non quello che si definisce un buon inizio per il nostro Marco Belinelli. Nelle prime uscite di preseason ha fatto storcere il naso a molti tifosi di Chicago. I Bulls, in attesa del rientro di Rose, hanno investito sul talento di S. Giovanni in Persiceto che per ora ha risposto con scarse percentuali al tiro e poca incisività nei momenti offensivi. Se chi ben comincia è a metà dell’opera è anche vero che c’è tutto il tempo per rifarsi, considerando che pur sempre di preseason stiamo parlando.
Belinelli ha confessato: “non voglio giustificarmi, ma quello dei Bulls è un sistema di gioco completamente diverso, per la prima volta mi trovo a giocare in un team di alto livello”.
Da evidenziare, anche il passaggio da squadre con poche pretese come Toronto, Golden State o New Orleans ai Bulls, che se non all’anello, puntano quantomeno alle finali di conference. Quindi una prima fase di rodaggio è inevitabile, spece se a gestire è coach Thibodeau, noto per spremere come agrumi i suoi giocatori
“Ho bisogno di più tempo per entrare in sintonia con il sistema di gioco, ma so che andrà tutto bene” ha spiegano il Beli: “devo dare di più in difesa, creare soluzioni per i miei compagni. Ho litigato un po’ con il ferro, ma il tirò arriverà”
Tifiamo per Marco e siamo certi che “sdeng, dal 1986” sia soltanto un brutto soprannome coniato dal web.
