Categorie: Denver Nuggets

George Karl: “I Denver tra qualche anno saranno da titolo”

Dopo essersi fermati al primo turno dei playoffs contro i Lakers, i Denver Nuggets quest’anno vogliono migliorarsi e puntare a qualcosa di più prestigioso. La concorrenza è aumentata notevolmente, ma George Karl, coach dei Nuggets, sembra essere fiducioso. La stagione 2012-2013 è alle porte.

I Nuggets sono ancora troppo giovani per puntare a qualcosa di importante oppure devono crescere ancora? Il “DenverPost”, per rispondere a tale domanda, ha effettuato una intervista proprio a George Karl per capire a che punto sia la franchigia del Colorado:

“Abbiamo avuto una estate positiva sotto tanti punti di vista. Le Olimpiadi son state ottime. Poi abbiamo firmato McGee e Andrè Miller, due elementi importanti per noi. Tutti i nostri giovani hanno avuto un’estate positiva, Gallinari con la Nazionale, Timo Mozgov ha fatto parte della super Russia nelle Olimpiadi. E certamente l’arrivo di Iguodala ci darà nuova energia, anche se Afflalo ci mancherà. Ci saranno alcune gare dove probabilmente ci diremo: “Se avessimo avuto Aron…”. Ma alla fine penso che abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, sperando di essere tra le prime otto squadre della nostra Conference, anzi magari qualcosa di più. Il nostro obiettivo è quello di costruire nei prossimi 3-4 anni una squadra da titolo.”

Il quintetto base dei tuoi Denver prevede Ty Lawson come play, Iguodala guardia, Gallinari ala piccola, Faried ala grande… chi sarà il centro?
“Il training camp mi indicherà chi potrà giocare in quella posizione. La mia idea è quella di far giocare Mozgov quando c’è Faried e McGee con Andrè Miller. Ma non mi importa chi inizia. E’ importante il minutaggio, chi gioca con chi e come giochiamo. Kosta Koufos può fare bene anche lui. ”

Perchè McGee giocherebbe quando c’è in campo Andre Miller?
“Penso che Andre abbia la capacità di vedere un giocatore in una determinata posizione del campo prima che il giocatore sia effettivamente lì. E Javale è un atleta spaziale per prendere la palla, anche in difesa. Quindi i lobs e altra roba del genere è marchio di Andre Miller.”

Qual è la tua risposta quando tutti dicono che ad Ovest è corsa solamente per il terzo posto, data la presenza di Lakers e OKC?
“Quello che dico in queste occasioni è: discorsi d’estate. Ci sono due team che probabilmente hanno grande talento, ma non vuol dire che non possiamo sovvertire le previsioni d’estate.”

Qual è il vostro specifico obiettivo in questa stagione?
“Dobbiamo fare un ulteriore passo in avanti (i Denver terminarono sesti l’anno scorso ad Ovest). Dobbiamo lavorare sulla mentalità e sulla cultura del gioco, costruendo una mentalità vincente. E questo processo potrebbe durare un anno? due anni? tre anni? quattro anni? E’ però un processo determinante.”

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Questo nucleo di giocatori, questa squadra, potrà competere per il titolo nei prossimi anni o c’è bisogno di ulteriori innesti?
“La mia sensazione è che per poter vincere c’è bisogno di fondere tutte le componenti e far adattare tutti i giocatori. Poi è compito dell’executive dei Nuggets  portarci migliorie. Sanno cosa fare. Abbiam parlato qualche tempo fa e non abbiamo intenzione di stravolgere tutto. C’è una buona chance che 15 ragazzi del roster rimarranno con noi per un po’.”

Perchè Iguodala è ideale per il tuo sistema?
“Negli scorsi anni abbiamo dato via giocatori difensivamente importanti, come Kenyon Martin, e ultimamente in difesa abbiamo vacillato. Iguodala può essere ideale per il mio tipo di gioco: è un atleta, ama correre, ma è anche uno dei migliori 10 difensori della lega.”

Poco tempo fa hai detto che sarebbe meglio una stagione con 60 partite anziché 82. Perché pensi questo? 
“Quello che chiedevo è: perché dobbiamo cominciare ad Ottobre? Ci sono tante altri sport in questo periodo, football, college football, World Series di Baseball. Poi sappiamo tutti i danni dal punto di vista fisico può comportare una stagione così intensa.”

Ultima domanda: qual è la squadra di basket migliore?
“E’ facile per me: i Miami Heat. Lo hanno dimostrato… L’unica cosa che non mi piace è che sembra che tutte le squadre siano migliori di noi. Stiamo diventando i beniamini della lega, ma a me piace viaggiare sotto traccia.”

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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