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Lakers, Thomas: “Non mi sento sesto uomo”

Isaiah Thomas sta vivendo una stagione complicata, sotto tutti i punti di vista

Dopo l’exploit dell’anno scorso con la maglia dei Boston Celtics, certificato dal 5° posto assoluto nelle votazioni per il premio di MVP, Isaiah Thomas cercava la riconferma ad alti livelli in questa stagione.

Passato a Cleveland in estate nell’ambito dello scambio che ha portato Kyrie Irving a vestire bianco-verde, il ‘piccolo-grande-uomo’ è stato pesantemente condizionato dall’infortunio all’anca già riscontrato nel corso dell’ultima campagna Playoff e trascinatosi per diversi mesi, sino al rientro in campo ai primi di gennaio. Il campione di 15 partite con la casacca dei Cleveland Cavaliers – assai negativo secondo ogni indicatore statistico –  è stato ritenuto abbastanza probante, tanto da convincere la dirigenza a scambiarlo in sede di Trade Deadline, mandandolo ai Los Angeles Lakers.

Agli ordini di coach Luke Walton, Thomas è tornato a mostrare lampi di classe, ma non è ancora riuscito a imporsi all’interno delle rotazioni. Parlando ai microfoni di Sam Amick di USA Today Sports, il playmaker ha chiarito la propria posizione:

“Non sono un 6° uomo, e non lo sarò in futuro. Voglio che tutti lo sappiano chiaro e tondo. Sono un due volte All-Star e un titolare che ha fatto cose che molti in questa lega non sono riusciti a fare quando è stata data loro l’opportunità.”

Thomas non si piange addosso e rimane concentrato:

“Sono stato scambiato in una situazione che non posso controllare. Non ho nulla contro Luke Walton o contro i Los Angeles Lakers. Sto approfittando dell’opportunità che mi hanno concesso e finiremo forte la stagione. Questo è tutto ciò che posso fare. Non sono uno che dice ‘Voglio questo, succederà questo’. […] Mi comporterò da professionista e mi farò trovare più che pronto quando verrò chiamato [in causa].”

La prima presenza da titolare dal suo arrivo a Los Angeles è arrivata proprio nella notte, nella sconfitta in trasferta alla Oracle Arena.

 

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