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All Star Game

Celebri snobbati dall’All-Star Game

Quando una non-convocazione ha fatto notizia

Larry Hughes, 2005

Larry Hughes ha avuto una buona carriera in NBA: si distingueva fra la massa, il suo nome era conosciuto, ma non è mai riuscito a guadagnarsi la definizione di “star”. Eppure un paio di stagioni ad altissimo livello le ha giocate, in particolare a cavallo tra il 2004 e il 2005. I numeri postati da Hughes quell’anno, cioè 22 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e circa 3 rubate a partita, lo collocavano (giustamente) tra le migliori SG della lega. Numeri non sprecati, in quanto i suoi Wizards si qualificarono per i Playoff.

E quindi? Come mai Hughes, che aveva dalla sua i numeri e una squadra di successo, non venne scelto per l’All-Star Game? Oltre alla difficoltà di sovrastare la popolarità di alcuni futuri Hall Of Famer (le guardie All-Star quell’anno comprendevano D-Wade, Paul Pierce, Gilbert Arenas, Iverson e Vince Carter), gli Wizards erano già ben rappresentati in quell’edizione della partita delle stelle: dalla squadra della capitale americana vennero infatti selezionati Antawn Jamison e Gilbert Arenas. Purtroppo per Hughes, la sua unica vera stagione da All-Star finì per essere snobbata. Una nota di consolazione: nessuno da allora ha mai finito una stagione con dei numeri pari a quelli dell’ex Wizards.

 

Carmelo Anthony, 2006

Il 2006 fu l’All-Star Game dei Pistons: ben 4 giocatori di Detroit si guadagnarono l’onore (Chauncey Billups, Richard Hamilton, Ben Wallace e Rasheed Wallace). Fu però anche l’anno in cui Elton Brand e Shawn Marion postarono cifre assurde (entrambi con una doppia doppia di media), con la ovvia conseguente convocazione per la squadra della Western Conference. Queste circostanze portarono all’esclusione di alcuni giocatori di livello, come per esempio Gilbert Arenas a est (Arenas sostituì in seguito l’infortunato Jermaine O’Neal). Lo snub più clamoroso di tutti fu però Carmelo Anthony. Al terzo anno nella lega Melo si era già fatto conoscere come uno dei giocatori offensivi più micidiali dell’NBA: con 26.5 punti e 5 rimbalzi a partita Anthony era uno dei giocatori più in forma della lega e riuscì a guidare i suoi Nuggets ai Playoff per la terza stagione consecutiva. Purtroppo per lui l’ambita convocazione all’All-Star Game non arrivò; poco male, visto che Melo fu un All-Star 12 volte nelle 13 successive stagioni.

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