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Popovich cambia le rotazioni dei San Antonio Spurs

Tony Parker, per la prima volta dal 2010, è partito dalla panchina: “Pop me lo ha comunicato prima della partita e per me non c’è stato alcun problema”

C’è aria di cambiamenti in casa San Antonio Spurs, o più semplicemente di normale e progressivo passaggio del testimone. Coach Gregg Popovich, nell’ultima partita giocata e persa ieri sera dagli Speroni contro di Indiana Pacers, ha deciso di far partire dalla panchina Tony Parker e inserire in quintetto il sophomore Dejounte Murray.

Per il giocatore francese si tratta della prima partenza in panchina dal 2010 quando, dal 6 aprile, nella partita di regular season contro i Sacramento Kings, Pop gli preferì Manu Ginobili, con George Hill spostato nel ruolo di point guard (nelle prime due partite gioco Garrett Temple con il prodotto di IUPUI infortunato). Questa modifica durò fino a gara 3 delle semifinali di conference contro i Phoenix Suns (15 punti e 5 assist di media per Tonino nelle 14 partite dalla panchina) quando il transalpino venne reinserito in quintetto per provare a cambiare le sorti della serie che terminò però ugualmente 4-0 in favore della franchigia dell’Arizona (26 punti con 5/5 da tre di un giovane Goran Dragic nella gara 3 che chiuse la serie).

Tony Parker, in questa occasione, ha appreso la decisone del suo allenatore poco prima della partita, ma nel post-partita ha dichiarato di aver reagito con la massima naturalezza come se se lo aspettasse e facesse parte di un processo naturale:

“Gli ho risposto ‘no problem’, è stato così per Manu e per Pau l’anno scorso. Se Pop ha visto qualcosa che può giovare alla squadra, io darò il massimo in questo ruolo nella second unit. Inoltre farò di tutto per aiutare Dejounte in questo suo nuovo ruolo.”

Il Nazionale francese ha fatto anche sapere di aver accusato nelle ultime settimane le prime difficoltà fisiche dopo il rientro dall’infortunio al quadricipite:

“Quando rientri da un infortunio lungo all’inizio hai l’adrenalina e l’energia accumulata nei mesi di duro lavoro per recuperare e, per le prime 10 partite mi sentivo alla grande, poi è stato come schiantarsi contro un muro: la stanchezza, qualche normale acciacco e ho dovuto rallentare un po’. I medici mi hanno fatto capire che si trattava della normalità e ora sto lavorando al massimo per tornare al 100%, ho ancora due mesi per farmi trovare pronto”.

Per molti con questo cambiamento si è chiusa un’era in casa Spurs, ma Tony Parker, che andrà a comporre una seconda unit di indiscussa esperienza insieme a Patty Mills, Manu Ginobili (out nelle ultime due partite per una forte contusione) e all’infortunato Rudy Gay, ha subito mostrato di poter essere produttivo anche con un minutaggio inferiore, registrando 12 punti e 5 assist nei 20 minuti della sua prima partita dalla panchina.

Gregg Popovich alla domanda se la sua decisione sia definitiva ha risposto con un classico: “Vedremo” .

La decisione è stata accettata in “Stile Spurs” anche da tutto il resto della squadra, che non ha fatto mancare parole di elogio al nuovo titolare Dejounte Murray, già partito in quintetto ad inizio stagione facendo vedere cose davvero ottime, salvo poi perdersi un po’, come è normale per un giocatore al secondo anno che sta lavorando molto per migliorare ogni aspetto del proprio gioco, come riportato anche nella breve intervista dal proprio allenatore.

I San Antonio Spurs a causa dei diversi infortuni, quello di Leonard e Gay in particolare, hanno delle rotazioni piuttosto ridotte in questo momento della stagione, dove, invece solitamente, Coach Pop, prima della sosta dell’All-Star Game, è solito dare ampio spazio alle seconde linee e sperano che questo cambiamento possa portare dei risultati migliori nelle prossime partite aspettando il ritorno di tutti gli effettivi e l’arrivo dei Playoffs.

 

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