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Coach Popovich e il MLK Day: “Credo che King sarebbe davvero triste se vedesse la situazione attuale”

Per il MLK Day, coach Gregg Popovich non ha perso l’occasione di affrontare temi sociali e ha parlato della situazione degli USA

In vista del MLK Day, il coach dei San Antonio Spurs Gregg Popovich ha colto l’occasione per riflettere, ancora una volta, sull’ingiustizia e il razzismo negli USA.

Nel prepartita contro gli Atlanta Hawks, Pop ha spiegato a Carron J. Phillips del New York Daily News:

“Dr. (Martin Luther) King era una persona veramente interessata a rendere l’America grande per tutti. Capiva che il razzismo era un peccato della nostra nazione e, se non si fossero uniti tutti, questo avrebbe buttato giù tutti quanti, incluse le persone bianche. Questo impegno, che lui ci ha praticamente chiesto di mantenere tanto tempo fa, è ciò che ci guida sulla strada per rendere grande l’America.”

“Conosciamo tutti la situazione attuale. E penso che (King) sarebbe un uomo davvero, davvero triste se vedesse che molte delle cose per cui si sforzava sono state rimandate o messe da parte. Non importa se guardi il Voting Rights Act o il ridicolo numero di persone di colore che sono in carcere… (Il razzismo) è insidioso ed è ancora un problema nazionale su cui dobbiamo lavorare.”

Popovich è sempre stato critico nei confronti di Donald Trump e anche in questo caso ha dichiarato di non essere d’accordo con un discorso del presidente. Trump, infatti, ha parlato di alcuni Paesi in via di sviluppo (Haiti e degli Stati dell’Africa), definendoli “Paesi di m***a“.

“Puoi discutere sul fatto che lui lo sia o non lo sia (razzista), ma certamente è propenso a impugnare la razza come una spada e usarla per i suoi scopi, che si tratti di Charlottesville, o che sia un commento come quello che ha appena fatto…”

Anche il commissioner Adam Silver e il presidente dei Toronto Raptors Masai Ujiri si sono esposti e hanno risposto alle crude parole del presidente Trump.

 

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