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Risultati NBA: troppo Anthony Davis per Porzingis, vince ancora Minnesota

Anthony Davis è a capo della rimonta contro i Knicks. Vittorie fin troppo agevoli per Miami, Minnesota e Indiana.

(22-20) Milwaukee Bucks 79-97 Miami Heat (25-17)

Solo due squadre hanno una striscia aperta di sette vittorie consecutive: i Boston Celtics e, dopo stanotte, anche i Miami Heat. Al termine di una partita dal bassissimo Pace, i Bucks tirano col 31,6% dal campo e col 14,3% dall’arco. Solo 9 assist di squadra, inoltre, rivelano profondi problemi per i ragazzi di coach Jason Kidd, che proprio non riesce a trovare la chimica vincente.

Ne mette 25 con 4 su 6 dall’arco il Dragone Goran Dragic, miglior marcatore di serata. Il play sloveno è ben coadiuvato da Josh Richardson (16 punti e 6 rimbalzi) e Hassan Whiteside (15 punti e 10 rimbalzi). Bene anche Tyler Johnson (14 punti con 11 tiri) e la panchina di coach Spoelstra ha battuto le riserve avversarie per 23 a 12. Milwaukee, per completare il quadretto tragico, è andata sotto a rimbalzo e ha perso più palloni di Miami. Se tutto il Plus/Minus di tutto il quintetto di Miami è positivo, per i Bucks si vedono solo segni negativi. In realtà l’unico ad abbozzare un timido +3 è Thon Maker, il quale ha tirato 0 su 5 dal campo. Davvero difficile salvare qualcosa per Milwaukee. Forse il 19 su 20 dalla lunetta complessivo di Middleton e Antetokounmpo.

Questa partita, che per Dragic e Spoelstra significa “Nulla”, è la 300esima nella quale il palazzetto di Miami registra il tutto esaurito. A bordo campo pure Usain Bolt. Antetokounmpo ha invece riassunto la serata dei Bucks:

“Abbiamo giocato una pessima pallacanestro.”

Addirittura sotto all’intervallo, Miami ha piazzato un il mini-break decisivo a metà terzo quarto: parziale decisivo di 12-0 con protagonisti James Johnson, Whiteside e Dragic. Terza sconfitta nelle ultime 4 per Giannis e i suoi. Bella notizia per Miami: 14 partite dopo un brutto infortunio al ginocchio, è tornato in campo (3-4-4 in 13 minuti) Justise Winslow.

(23-20) Indiana Pacers 120-97 Phoenix Suns (16-28)

Partita chiusa ben poco dopo la palla a due. Già nel primo quarto Indiana scappa via (30-16 di parziale), allunga nel secondo (34-28) e tempo di cominciare il quarto è sul +32. Dopo una bomba di TJ Leaf nel terzo quarto, il distacco ha toccato pure quota 33. Semplicemente troppi Pacers, che battezzano così una serie di 5 partite lontano dall’Indiana, per dei Suns fragili.

Senza Chriss e Warren, con un Bender da 0 su 7 dal campo, Phoenix si è affidata a Josh Jackson (21 punti, 7 su 16 dal campo) e Devin Booker (15 punti, 5 su 16 dal campo, 1 su 6 dall’arco). Tyson Chandler ha messo da parte 9 punti e 14 rimbalzi, diventando il 40° giocatore nella storia NBA con 10.000+ carambole catturate. Realmente l’unica nota positiva per i Suns. Doppia-doppia futile anziché no di Alex Len in uscita dalla panchina. Phoenix ha tirato col 24,3% dall’arco.

Sul velluto, invece, i Pacers. 14 rimbalzi per Domantas Sabonis, altrettanti punti per Bojan Bogdanovic, 19 con 14 conclusioni dal campo per Darren Collison, 17 con 11 tiri per Victor Oladipo, tenuto a 21 minuti di gioco perché di più non ce n’era davvero bisogno. Bene Al Jefferson, Joe Young e Cory Joseph in uscita dalla panchina: tutti in doppia cifra. Indiana ha tirato col 54,5% dal campo, 47,8% da 3 e 92,9% a cronometro fermo. Abbastanza per la quarta vittoria nelle ultime 5. Al contrario, i Suns raccolgono la quarta sconfitta nelle ultime 5.

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