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Marc Gasol el sueño prohibido de Toronto

Gasol è una ossessione per i Raptors che lo inseguono da diverse stagioni. C’è la possibilità di portarlo in Canada?

Marc Gasol è un giocatore eccellente. Un centro con poca esplosività compensata da mani morbide, attitudine sia difensiva che offensiva e tanto tanto QI cestistico.

Scelto dai Lakers 10 anni fa, dove non ha mai giocato, esordisce in NBA con la casacca dei Memphis Grizzlies che non toglierà più. Almeno fino ad ora.

Infatti i Toronto Raptors tornano alla carica per cercare di portare il centro spagnolo in Canada. E’ da circa cinque stagioni che i Raptors cercano di trovare un accordo per Gasol ed il momento attuale sembra essere quello più fertile.

La situazione a Memphis non è facile, record negativo di 8-16 abbastanza pesante da sostenere soprattutto dopo le undici sconfitte di fila ed il licenziamento di Fizdale avvenuto in seguito all’episodio della quarta frazione di gara contro i Nets durante la quale il coach ha lasciato Gasol in panchina ed ha perso il match.

Lo stesso Gasol ha più volte affermato che potrebbe riconsiderare il proprio futuro se non ci saranno risultati. Ed i risultati non ci sono. Il quasi 33enne catalano ha necessità di giocare in una organizzazione vincente per sfruttare al meglio il periodo finale della propria carriera e l’ossessione di Masai Ujiri per lui potrebbe essere uno scenario davvero interessante.

I Raptors non hanno quel quid in più che farebbe considerare la franchigia canadese come una delle “contender” al titolo. Lowry-DeRozan funzionano ma non possono fare miracoli. Lo stile di gioco ed il roster degli ultimi anni degli stessi Raptors non permette grandi variazioni nelle scelte offensive. I lunghi che si sono susseguiti alla corte di Dwane Casey erano tutti buoni giocatori, Valanciunas su tutti, ma non completi come Marc Gasol.

Gasol sarebbe la terza stella che manca a Toronto. Ottimo difensore (2013 Defensive player of the year) ed ottimo passatore, dotato di grande intelligenza cestistica e di tante opzioni offensive. Può tirare da lontano (37% da tre su 3.8 tiri tentati di media a partita) prendere il post up o dribblare per andare al ferro. Sarebbe il giocatore che nel corso della post season toglie le pressioni delle difese dalle guardie permettendo quindi anche maggior libertà ai Lowry e DeRozan di turno.

L’attacco Raptors si fonda e in un certo senso soffre, soprattutto in zona playoff, il talento delle sue due stelle i quali prendono una serie infinita di isolamenti permettendo, a lungo andare, alle difese di attrezzarsi. Gasol sarebbe la variante del gioco ed allo stesso tempo un perno sul quale far variare gli attacchi di Toronto. Togliere la palla dalle mani dei piccoli per affidarla alle sapienti mani del lungo ex Girona il quale riesce ad esprimersi meglio e ad alzare il livello di gioco proprio nelle partite di post season.

Ma le ipotesi rimangono tali finché qualcosa non si muove. I Grizzlies hanno annunciato di aver rifiutato ogni offerta arrivata per il catalano, ma nonostante ciò Mitch Lawrence di Forbes sostiene che una trade che coinvolgerebbe principalmente  Gasol-Valanciunas con un contorno di vari asset sarebbe possibile nell’immediato.

Sebbene l’ipotetico arrivo del centro spagnolo significherebbe lasciar andare via più di un buon giocatore come Valanciunas e una ristrutturazione della rotazione e dei minutaggi. Problema ancora più grande sul piano economico. Il costo di tenere insieme i Raptors diventerebbe ridicolo. Aggiungere Gasol significherebbe avere quattro giocatori che guadagnano più di $ 21 milioni, incluso Lowry, il cui stipendio sale a oltre $ 30 milioni la prossima stagione. Per di più l’estensione di Norman Powell è pronta nel cassetto per la prossima stagione. Toronto si ritroverebbe a pagare un’enorme luxury tax per una squadra che, anche con Gasol, non è necessariamente fra le prime tre della Lega.

Senza parlare del grande vuoto che Gasol lascerebbe a Memphis. Franchigia che se la passa male e pensa alla ricostruzione puntando, ovviamente, sui capisaldi Gasol-Conley.

Molto più credibile sarebbe quindi uno scenario che vede un possibile scambio la prossima estate. I Raptors avranno più chiarezza e flessibilità riguardo alla loro situazione salariale. Powell diventerà idoneo per essere scambiato e potrebbe essere un pezzo fondamentale in una trade con oggetto Gasol che, quasi certamente, sarà più economico da acquistare.

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