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Memphis Grizzlies

Grizzlies, parla Conley: “La squadra non sarebbe in questa situazione con me in campo”

Mike Conley in un intervista ha parlato degli ultimi avvenimenti in casa Memphis Grizzlies e del suo infortunio e percorso di recupero.

La scorsa è stata una settimana piuttosto turbolenta in casa Memphis Grizzlies; la squadra, in un periodo di forma pessimo, tramite il Gm Wallace ha esonerato l’allenatore Fizdale, in un disperato tentativo di salvare la stagione.

Di sicuro il fatto che Conley sia fuori da quasi un mese per problemi al tendine d’Achille non ha aiutato la squadra, che senza il suo play titolare, ha perso 11 partite consecutive. Lo stesso Conley in un intervista con Ronald Tillery ha parlato della sua situazione fisicia e di quella della squadra.

È stato tutto molto stressante, perchè tutto è successo senza che potessi fare nulla per aiutare la squadra. Non posso controllare niente; non posso essere in campo ad aiutare i miei compagni, non posso essere li per tirarli su di morale. È veramente difficile per me stare li seduto a guardare, perchè so che la squadra non sarebbe in questa situazione con me in campo. Ed è per questo che mi sento in qualche modo responsabile per la situazione che si è venuta a creare. È molto difficile; so che non siamo la squadra che eravamo ad inizio stagione, e so che al mio rientro le cose andranno meglio.

Conley già ad inizio stagione non era al 100% della forma, e questo si è visto nel suo impatto in campo; il play infatti stava viaggiando a soli 17.1 punti con un non buono 38% dal campo. Nonostante ciò, la squadra con Conley in campo era di gran lunga migliore (quasi 4 punti in più su 100 possessi). Tutti ai Grizzlies aspettano con ansia il suo ritorno in campo. Ma quando sarà? Lo stesso Conley risponde a questa domanda.

Dopo il mio infortunio i dottori mi hanno detto che avrei potuto recuperare completamente, dovevo solo aspettare un po’. Come sapete tutti, io provo sempre a rientrare il prima possibile, non voglio dire nulla in questo caso, ma di sicuro ci proverò anche questa volta. L’ho fatto per tutta la mia carriera, ma magari questa volta la cosa giusta da fare è quella di essere intelligenti. È frustrante per me, ma so che se non sono al meglio non posso essere di aiuto alla mia squadra. Quindi dovrò aspettare ancora un po’ prima di tornare in campo.

 

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