A 10 giorni dalla scomparsa del suo migliore amico, Jaylen Brown ala dei Boston Celtics ha raccontato ai microfoni di ESPN, come ha vissuto questa drammatica situazione.
“Sto facendo il meglio che posso e penso che il basket sia stato una grandissima valvola di sfogo per me, per la mia famiglia e per la famiglia del mio amico. Io ho sempre cercato di fare del mio meglio per me e per la squadra, adesso cerco di farlo anche per lui”
Una situazione drammatica quella di Brown che però ha deciso di non fermarsi, di continuare a giocare, anche per ricordare il suo amico e suo grande tifoso. E non è un caso che la seconda miglior prestazione stagionale l’abbia offerta il giorno dopo la scomparsa di Trevin (il nome dell’amico) dove ha realizzato 22 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate nella gara vinta in rimonta contro i Golden State Warriors.
Dopo la vittoria (e dopo aver ricevuto da Kyrie Irving il pallone della partita) è volato ad Atlanta per passare del tempo con i familiari dell’amico e, nella gara contro gli Hawks tenutasi il giorno dopo, ha messo a referto 27 punti che rappresentano il suo massimo in carriera.
Jaylen Brown ha elogiato anche il comportamento di coach Brad Stevens, riguardo la sua situazione mentale ed emotiva, dicendo che:
“È stato fantastico nel gestire questo processo. Non mi è stato solo ad ascoltare quando avevo bisogno ma è stato davvero un punto di riferimento, non solo per me ma anche per la mia famiglia e per la famiglia di Trevin. È stato davvero fantastico”
Alla sua seconda stagione in maglia Celtics, Jaylen Brown sta cominciando a far vedere tutto il suo talento risultando il secondo miglior realizzatore della squadra con 15.9 punti ad allacciata di scarpe, a cui si aggiungono anche 6.3 rimbalzi, 1.2 assist e 1.2 rubate a partita.
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