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New Orleans Pelicans

Cousins dice di essere stato espulso perché proteggeva un rimbalzo

Il lungo dei New Orleans Pelicans parla dell’espulsione assurda a suo modo di vedere. Cousins infatti afferma di essere stato espulso solo per aver usato i fondamentali.

Il centro dei Pelicans DeMarcus Cousins è convinto di essere stato espulso ingiustamente durante la partita contro Oklahoma City.

A Cousins è stato fischiato un fallo antisportivo flagrant-two (nello specifico un contatto non necessario ed eccessivo) quando ha colpito alla testa Russell Westbrook con il suo gomito destro in un movimento di protezione della palla.

Il lungo non si è espresso sulla sua espulsione fino dopo gli allenamenti di martedì quando ha dichiarato che Westbrook ha fatto un buon lavoro “vendendo” il fallo nel modo in cui è caduto a terra, e per come si teneva la testa.

È pazzesco, quando inizi a giocare a basket da big man ti dicono:” Quando ottieni un rimbalzo, tieni i gomiti alti” sai, per proteggere la palla dalle guardie che arrivano cercando di rubarla. Tutto ciò che ho fatto è stato usare i miei fondamentali e sono stato punito per questo.

A detta di Cousins, che non è considerato come un giocatore dal carattere docile, quando gli arbitri si sono riuniti per vedere il video dell’accaduto lui già sapeva che non gli avrebbero concesso il beneficio del dubbio per via dei suoi trascorsi (ben 112 falli tecnici e 11 espulsioni in otto stagioni NBA).

Sono DeMarcus, mi aspettavo l’espulsione, lo sapevo. […] non sono sicuro su cosa potrei fare, forse inviare agli arbitri una cartolina natalizia, non so, magari anche alla lega.

Non era chiaro dai replay mostrati se Cousins ​​abbia colpito Westbrook alla testa o alla spalla, o se il contatto fosse stato significativo.

L’allenatore dei Pelicans Alvin Gentry ha concordato con il commento di Cousins ​​sui fondamentali di rimbalzo, dicendo che gli allenatori dicono ai loro lunghi di usare il posizionamento dei loro gomiti per tenere al sicuro la palla dopo aver catturato un rimbalzo. Ha poi aggiunto:

Non credo che avesse intenzione di far del male a nessuno. Non penso che ci sia qualcosa che è stato fatto da un punto di vista malevolo o intenzionale.

A voler essere maliziosi si potrebbe pensare che il fischio in questione sia una estensione delle recenti critiche ai metodi arbitrali nei confronti di OKC mosse da Westbrook, Paul George e l’allenatore Billy Donovan. I tre furono multati dopo aver contestato le scelte degli arbitri in occasione di un flagrant-two chiamato a Carmelo Anthony reo di aver colpito Nurkic mentre il primo svolgeva un layup.

A voler essere obbiettivi le fattispecie non hanno nulla in comune se non la categoria del  fallo fischiato che è naturalmente ed imprescindibilmente interpretato anche sulla base del momento, dell’enfasi dei movimenti in tempo reale.

 

Leggi anche:  – Cousins reloaded

– Appunti Tattici: Boston Celtics forza 16

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