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Antetokounmpo ed il titolo MVP 2017-18, perché no?

Antetokounmpo potrebbe essere l’MVP in questa NBA di superstar, almeno secondo lui. I suoi numeri ed il suo fisico ci dicono che, forse, non ha poi molto da invidiare agli altri.

Giannis Antetokounmpo ha le carte in regola per ottenere il prossimo premio MVP?

Secondo lui sì. Infatti the Greek Freak intervistato su Bucks TV  non nasconde una certa sicurezza nei propri mezzi. E come dargli torto. La natura lo ha premiato con delle doti fisiche “anomale” che lo metterebbero al livello dei più grandi. E’ giusto usare il condizionale perché senza dedizione ed impegno ad un certo livello non puoi arrivare. Antetokounmpo lavora sodo da quando ha messo piede in NBA 4 anni fa. Il suo potenziale è in continua crescita ed il desiderio di vincere il prossimo MVP non fa altro che caricarlo di motivazioni aggiuntive.

Potrei essere l’MVP quest’anno.

Telegrafico il suo commento a riguardo. Ma comunque sono parole di spunto per una breve analisi. Nell’era dei Westbrook da tripla doppia di media, dei vari LeBron James, Steph Curry, James Harden, KD, CP3, Kawhi Leonard sembra quantomeno arduo e pretenzioso ambire al premio di miglior giocatore della Lega, con tutte le volatili accezioni e i dubbi che si porta dietro la definizione di tale premio.

I numeri ci dicono che Giannis nella sua ultima stagione, rispetto alle precedenti 3, ha praticamente migliorato ogni suo macro-indice statistico.

Percentuale da campo migliorata del 2% (52.1%) rispetto alla precedente stagione (50.6%), 77% ai tiri liberi rispetto ai 72.4% della passata stagione. Ha raccolto 1.1 rimbalzi a partita in più (8.8), servito 1.1 assists in più (5.4), effettuato 0.5 stoppate in più a partita e segnato 22.9 punti di media rispetto ai 16.9 dello scorso anno con ben 32 doppie-doppie stagionali.

Questo vuol dire che dal punto di vista tecnico-tattico si sta evolvendo e non poco. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche è facile farsi una idea di quanto il greco di origini nigeriane si possa avvicinare alle divinità nate dalla sua cultura. Secondo i dati diffusi da Sport Science:

Altezza 211 centimetri, che lo rende l’ala piccola più alta della NBA, per 101 kg di peso con una apertura alare di ben 222 centimetri. La spanna, misura la distanza fra la punta del pollice e quella del mignolo a mano totalmente divaricata, è di 30 centimetri, ossia più grande del diametro di un pallone da basket. Kawhi Leonard, celebre per le sue “palette”, misura una spanna di circa 28 centimetri. Un umano medio di 20 centimetri.

E se consideriamo che si è allungato in altezza di quasi 9 centimetri dall’anno in cui è stato scelto (Draft 2013) possiamo comunemente essere d’accordo che anche dal punto di vista fisico è, ancora, in evoluzione e soprattutto in una fase difficile da delimitare.

I confini che Antetokounmpo può abbattere potrebbero essere inimmaginabili e fra questi, perché no, teniamo in considerazione anche l’MVP.

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