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Road to NBA draft 2017: Jonathan Isaac

Il viaggio alla scoperta dei migliori prospetti del Draft 2017 prosegue con la probabile quarta scelta: Jonathan Isaac da Florida State!

Jonathan Isaac (2,08 x 95 kg) nasce il 3 ottobre 1997 a New York.

Nato nel Bronx, ma cresciuto a Naples, Jonathan Isaac è stato fino a 15 anni una buona guardia, prima che madre natura lo facesse crescere di ben 21 centimetri da un anno all’altro. Questo vero e proprio miracolo umano gli ha permesso di possedere tutte le doti di una guardia nel corpo di un lungo, caratteristiche che nella pallacanestro moderna sono più uniche che rare, e di conseguenza tra le più appetibili.

Dopo aver inizialmente frequentato la Barron Collier High School nella nativa Naples, si è trasferito nella IMG Academy, sempre in Florida, per consolidare i progressi ottenuti sul campo e migliorare ulteriormente dopo la sua crescita esponenziale.

Dopo aver scelto la Florida State, Jonathan Isaac ha saputo mostrare tutto il suo valore, collezionato l’impressionante media di 12 punti e 7.8 rimbalzi a partita, che lo hanno eletto come uno dei migliori prospetti per il prossimo Draft NBA.

I punti di forza di Isaac sono molteplici: ovviamente il primo biglietto da visita è il suo fisico imponente che, unito alla tecnica, non chiede altro che il tempo necessario a forgiarci sopra il giusto numero di muscoli per diventare dannatamente dominante. Se uniamo queste doti ad una già particolarmente buona esplosività nei movimenti, diventerà un grattacapo non solo per le difese, ma anche le azioni offensive degli avversari contrastare questo giocatore.

Un assaggio delle sue doti dal perimetro

Queste doti atletiche lo rendono inoltre un ottimo rimbalzista difensivo, come dimostrano i suoi numeri collegiali, che sotto la suddetta statistica dicono ben 7.8 ad allacciata di scarpe.

Nonostante l’altezza, riesce comunque a mantenere un più che discreto palleggio, e con la sua propositivi nel creare situazioni di pick & roll, in condizioni di tiro libero dal perimetro, è anche un giocatore che garantisce una certa continuità nelle realizzazioni.

Nonostante le ottime referenze, ci sono ancora diversi punti interrogativi sul giocatore. La meccanica di tiro, soprattuto nei tiri contestati, deve essere ancora perfezionata, dato che le difese NBA non gli permetteranno ogni volta di prepararsi il tiri in totale tranquillità.

Un punto da non sottovalutare sono le sue condizioni fisiche, il giocatore infatti soffre d’asma, che nel lungo periodo lo costringe a sedersi anzitempo in panchina, e nelle partite ad alta intensità, questa può diventare una variabile decisamente limitante, soprattutto sul fattore esplosività.

Il corpo di Isaac, nonostante quei 2.11 centimetri è ancora un cantiere in corso. Pesando solamente 93 chili, la muscolatura deve ancora completamente costruirsi, e ciò attualmente lo rende scoperto nelle situazioni dove il fisico conta davvero, che nel suo ruolo sono la quotidianità.

La abnorme crescita gli ha portato in dote diversi talenti, ma come accade nella maggior parte di queste crescite sovra esponenziali, può portare ad alcuni difetti corporali. Nel caso di Jonathan Isaac, questo si traduce in una sotto dimensione delle proprie mani, che risultando troppo piccole rispetto alle proporzioni del corpo, gli rendono maggiormente difficoltosa l’aderenza alla palla, favorendo un numero di palle perse che nei suoi numeri collegiali stona assai.

Ma la vera croce, che se trascurata rischia di condizionare seriamente la sua carriera NBA, è la poca fiducia nei suoi mezzi, che gli impedisce di leggere al meglio le azioni offensive dove potrebbe far valere le sue qualità.

A meno di ulteriori colpi di scena, molto probabilmente  Jonathan Isaac è destinato ad occupare la scelta numero sei del prossimo draft, apparente agli Orlando Magic. La franchigia della Florida, dopo l’addio di Howard cinque anni fa, non è più stata capace non solo di arrivare ai playoff, ma di racimolare più di 35 vittorie una singola stagione, e a meno di qualche ottimo colpo in sede di free agency, sembra essere relegata allo stesso destino anche nel prossimo futuro. I veri problemi però risiederebbero nel minutaggio per Isaac. Se infatti nella casella di ala grande l’unica concorrenza è composta da Aaron Gordon, il ruolo di 3 ad Orlando è attualmente occupato da Terence Ross. A meno di scambi in estate, Isaac sembra destinato a partire in ogni caso dalla panchina, e solo dimostrando il proprio valore potrebbe strappare qualche grado in più all’interno dello spogliatoio.

Non ci rimane che aspettare l’ulteriore crescita di questo giocatore, e lasciare ai posteri l’ardua sentenza sulle sue reali potenzialità.

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