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LeBron punge Green: “È fantastico essere nei suoi pensieri nel giorno in cui festeggia un titolo”

Non si placa la polemica tra Draymond Green e LeBron James

Nella giornata di ieri i Golden State Warriors, freschi del titolo NBA, il secondo in tre anni, hanno sfilato per le strade di Oakland a bordo di un bus scoperto tra due ali di folla.

La parata dei campioni ha regalato ancora una volta momenti esilaranti. Tra sfottò e dichiarazioni al vetriolo, a prendersi la scena è stato Draymond Green che, colto dall’euforia del momento, non ha risparmiato qualche attacco all’indirizzo di  LeBron James (tra i due, inutile dirlo,non scorre buon sangue).

Le schermaglie, poi spostatesi sui social, sono proseguite nella giornata di oggi. Oggetto del dibattito, stavolta, il fantomatico concetto di superteam. LeBron ha voluto rispondere alle esternazioni di Green in una puntata dell’ormai noto “Road Trippin Podcast” gestito da Richard Jefferson e Channing Frye:

Voglio dire, nel 2003, i Lakers misero assieme Karl Malone, Gary Payton, [Shaquille O’Neal] e Kobe [Bryant]. E nel 1996, quando [Michael] Jordan era ritirato, i Rockets unirono Charles Barkley, Hakeem Olajuwon e Clyde Drexler tutti nella stessa squadra. Io non ho certamente dato avvio ai superteam, se questo era ciò che [Green] stava cercando di dire.

LeBron ha chiuso con ironia:

È fantastico che, nel giorno un cui stai festeggiando un titolo, la mia immagine, il mio nome siano nella tua testa. Adoro [questa cosa].

 

 

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