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Chicago Bulls

Bulls, caso-Wade. La dirigenza si aspetta che il giocatore resti

Wade può uscire in anticipo dal contratto coi Bulls

I Bulls della prossima stagione sono una maxi-incognita. Oltre alla superstar Jimmy Butler, che potrebbe essere scambiata, l’altra questione amletica che occupa le giornate della dirigenza di Chicago è il caso-Dwyane Wade. La guardia 36enne potrebbe uscire dall’attuale contratto con un anno d’anticipo, esercitando la propria player option e rinunciando a quasi 24 milioni di dollari.

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Wade, dal punto di vista meramente economico, non ha nessun motivo per lasciare sul piatto una cifra simile, considerando che andrebbe poi a firmare con un’altra squadra un contratto da veterano sicuramente meno “pregiato”.

La motivazione per fare opt-out potrebbe derivare allora dal desiderio di inseguire l’ennesimo Anello NBA di una carriera leggendaria (sono 3 i titoli in bacheca, tutti vinti con la maglia dei Miami Heat). La classica mossa da veteranissimo – alla Ray Allen, per intenderci e per rievocare nuovamente gli Heat – che vuole lasciare l’ultima zampata vincente sulla Lega (le squadre a cui potrebbe unirsi, a questo punto, diventano le solite: Golden State, Cleveland, San Antonio, Boston: tutta la noblesse NBA).

A riguardo Wade ha commentato:

Ho già vinto i miei anelli, non ho bisogno di svalutarmi per puntare ad altri titoli. Ma sono comunque in una posizione che mi permette di valutare delle alternative.

La dirigenza, secondo voci di corridoio giunte da Oltreoceano nelle ultime ore, si aspetta che la guardia rimanga a Chicago esercitando la propria player option. Se Flash dovesse davvero rimanere, il rebuilding in casa-Bulls potrebbe attendere. In caso di permanenza di Wade, infatti, è probabile che si decida di continuare a puntare anche su Butler.

Chicago, in ogni caso, ha paura più di ogni altra cosa di restare nel limbo, la zona di mediocrità di mezza classifica che significa lontananza sia dalla contendency sia dalla ricostruzione. L’uscita al primo turno dei playoff della Eastern Conference, quest’anno, deve suonare come un campanello d’allarme. La squadra, così com’è, non ha molti margini di crescita.

Wade, che rimanga o meno, il suo l’ha fatto, pur lasciando intravedere robusti segnali di declino. 60 le partite disputate in stagione, con 18.3 punti di media e il career-low del 43.4% al tiro.

MERCATO NBA

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