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Beal provoca i Cavs, Jefferson risponde: “Facile parlare da casa”

In  settimana, a pochi giorni dall’eliminazione al secondo turno per mano dei Boston Celtics , Bradley Beal, guardia tiratrice di Washington,  aveva lanciato la provocazione all’indirizzo dei Cleveland Cavaliers parlando a CSN Mid Atlantic:

Cleveland non ci voleva incontrare. L’ho sempre detto. Sento che questo è uno dei motivi per cui non hanno giocato contro di noi al secondo turno […]. Se fossero usciti [l’avrebbero fatto] alle Finali di Conference. Non volevano uscire al secondo turno. Sapevano che avremmo dato loro competizione e sfida.

La provocazione è stata raccolta nella giornata di oggi da Richard Jefferson. Il veterano dei Cavaliers ha colto l’occasione per togliersi  qualche sassolino dalla scarpa:

Mi sembra che le squadre che ora sono a casa vogliano cominciare adesso a parlare. Dion Waiters diceva che nessuno avrebbe voluto incontrare i Miami Heat, Bradley Beal dice che nessuno vuole (affrontare gli Wizards). Bene, se nessuno vuole, allora fatevi  avanti.

Jefferson ammonisce Beal:

Bradley è un grande, giovane giocatore. Ha una grande carriera di fronte a sé, ma non parlare di squadre che non hanno voluto incontrarvi, quando sei fuori dai playoff. Non ha assolutamente senso […] Fa titoli da prima pagina ma [tutto ciò] ha un senso?

Cleveland  e Washington si sono affrontate per tre volte in Regular Season. La partita vinta dai Cavs in doppio overtime nella capitale federale lo scorso 7 febbraio   è stata (senza troppi dubbi) la più bella dell’anno a livello di stagione regolare.

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