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Miami Heat

Pat Riley: “Vogliamo rinnovare tutti i nostri giocatori in scadenza di contratto”

Riley ha parlato anche di Justise Winslow: “Deve crescere, ma ha solo 21 anni e gli deve essere data una chance”.

E’ tempo di pensare alla prossima free-agency in casa Miami Heat. Infatti la squadra, che è andata molto vicino ad approdare ai playoff nonostante un pessimo inizio di regular season, ha molti giocatori con il contratto in scadenza a Luglio e Pat Riley sembra avere le idee decisamente chiare sul da farsi.

Riley, presidente della franchigia, avrà a disposizione circa 37 milioni di dollari per rinnovare gli accordi di giocatori come James Johnson, Dion Waiters, Wayne Ellington, Willie Reed e Luke Babbitt:

C’è ancora un po’ di rammarico nell’ambiente per il mancato approdo ai playoff, ma onestamente vedo il bicchiere mezzo pieno: per essere stato un anno di transizione, ce la siamo cavata abbastanza bene, chiudendo la stagione con un record di 41 partite vinte e 41 partite perse. Alcuni giocatori, come James Johnson e Dion Waiters, sono cresciuti molto e hanno dato un importante contributo alla squadra. La mia idea di base, considerando questi fattori e il buon clima che si respira all’interno dello spogliatoio, è quella di confermare in blocco il nucleo di giocatori di quest’anno per formare anche una buona base per il futuro. Il mio staff e io saremo onesti con i nostri free-agents e spero che loro lo siano altrettanto con noi. Mi piacerebbe trovare degli accordi che soddisfino tutte le parti in gioco.

Pat Riley, inoltre, ha detto la sua circa l’eventualità di ingaggiare una star dal mercato e sul caso Justise Winslow, che ha perso quasi tutta la stagione per un infortunio al polso:

Vedremo quello che offrirà la free-agency e come si muoveranno le altre squadre. La mia prima necessità è quella di non alterare gli equilibri della squadra e di confermare quanti più giocatori in scadenza possibili. Winslow? Finora è stato sfortunato, ma dalla sua c’è il fatto che ha solo 21 anni. Pensate a Kawhi Leonard, che ha segnato 8 punti di media nel suo primo anno da professionista in NBA: a sei anni di distanza, ora ne segna 25 a partita. Non è giusto misurare il valore di un giocatore solo dopo aver disputato 75 gare in due anni. Riponiamo grande fiducia in lui e nelle sue potenzialità, perciò non se ne andrà da nessuna parte. Justise va solo fatto crescere in maniera graduale

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