Con la regular season al termine ed una free agency che si preannuncia più che scoppiettante ogni squadra si ritrova a fare i conti con i propri giocatori in scadenza. Rinnovare o lasciar andare? Scopriamo insieme i dilemmi e rischi estivi delle trenta franchigie NBA.
La tranquillità regna sovrana in Florida. Orlando non ha nessun grattacapo di rilevanza e non deve fasciarsi la testa riguardo decisioni in free agency. Jeff Green e i suoi 15 milioni di contratto verranno brutalmente accompagnati alla porta, così come Jodie Meeks, in scadenza. I veri patemi di Orlando arriveranno durante la stagione: Payton e Gordon diventeranno disponibili per l’estensione contrattuale (che, come di consueto, entrerà in vigore al termine delle rispettive rookie scale) e Hennigan (se sarà ancora in carica) non vorrà rischiare di vederli finire sul mercato come restricted free agents, alla mercé delle offerte di mezza lega. I Magic hanno un discreto spazio salariale (non abbastanza per maxare qualche free agent, in estate), ma potrebbero sperare in un draft fruttuoso cercando di riconfermare il talento che si ritrovano in casa.
Un bel giocatore, per carità, ma l’avventura di El Chacho a Philadelphia sembra non avere troppo futuro. Buone percentuali al tiro e un assist rate secondo soltanto a T.J. McConnell giocano a suo favore (oltre al fatto che, in quanto a backcourt, i 76ers non siano messi proprio benissimo), ma le ambizioni di Philly sono da tutt’altra parte. Con l’enorme spazio a disposizione potranno cercare di ambire alla tanto agognata star da affiancare a Ben Simmons (che finalmente vedremo sui parquet), Joel Embiid e Dario Saric, confermatissimo core della prossima stagione. Phila ha poi la propria interessantissima scelta al draft e, incrociando le dita per la lottery, buone possibilità di ottenere quella dei Lakers (protetta Top 3) e dei Mavs (protetta Top 18). I posti liberi a roster diventano sempre meno e Rodriguez potrebbe non trovare più il posticino che si era faticosamente ritagliato in questa stagione.
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24. Phoenix Suns – Alex Len’
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Le tante belle speranze racchiuse nei cirillici caratteri di Alex Len’ sembrano essersi infrante tutte insieme. Una scelta top 5 si ritroverà infatti a testare la free agency da restricted ed è probabile che i Suns, forti di un reparto lunghi solido (e una predilezione per lo small ball), possano veramente fare a meno del centro ucraino. Effettivamente Len’ non ha confermato la capacità di adattamento e sviluppo mostrata al college e si è rivelato essere un giocatore con delle mancanze abnormi nei fondamentali del suo ruolo. Scarsissima difesa sui pick and roll, poca capacità di spaziatura con un tiro dalla lunga inesistente, gioco in post completamente assente. Con Bender, Chriss, Chandler e Williams ad animare il frontcourt, a meno che Len’ non interessi proprio a nessuno, sarà difficile rivederlo ancora al caldo di Phoenix.